Lazio:| Zarate fa il pieno di affetto
Zarate si è ripreso il numero 10. E non è una questione di numeri. Non è neanche una sfida vinta contro chi s'è presentato a Formello chiedendo di vestire quella maglia. Il 10 è cucito sulle spalle di Maurito direttamente dai tifosi. Sembrava non aspettassero altro che vederlo. I biancocelesti hanno finalmente riabbracciato il fantasista e gli hanno fatto capire che, fosse per loro, il suo posto è nella Lazio e in nessun altra squadra. Basta passeggiare per Auronzo di Cadore, dove i biancocelesti sono in ritiro, per capire che il fuoriclasse argentino non può muovere mezzo passo senza farsi fotografare, firmare autografi, ricevere l'incitamento della gente. Del resto anche nell'amichevole di sabato scorso, sotto le Dolomiti i tifosi urlavano 'Zarate resta!'. E lui ha ringraziato gonfiando la rete.
Il fantasista ha dimostrato di volere ricominciare. Sarà che l'esperienza all'Inter è stata un flop, sarà che i tifosi lo amano ancora, ma lui sta dimostrando impegno e spirito di gruppo. Anche Petkovic se n'è accorto. Tanto da aver confidato a uno del suo staff di essere più che soddisfatto del comportamento dell’argentino. La sua partenza per altra destinazione, dato l'abbraccio del pubblico e la fiducia del tecnico, sembra ora un'ipotesi remota. Offerte clamorose a parte, ovviamente. Su di lui, del resto, pesa un ingaggio milionario. È per questo che la società pensa a un compromesso: spalmare lo stipendio in 4 anni. Ipotesi che ancora non è formalizzata. Il suo procuratore, Luis Ruzzi, è pronto a capire come far restare il giocatore a Roma. Il fantasista ha più volte ripetuto di voler continuare a giocare con Lazio e in queste ore, visto anche l'apprezzamento della tifoseria, prende in considerazione anche l'ipotesi di legarsi a doppio filo con la società di Lotito. L'entourage dell’argentino sarebbe disposto anche a trattare per rinnovare il contratto di altri due anni. La volontà ci sarebbe.
Ad Auronzo Zarate non è l'unico a beccarsi i cori dei tifosi. C'è anche Ederson, il non numero 10 che ha ripiegato sulla maglia numero 7, a far impazzire i tifosi con le sue giocate. Ieri mattina (giornata libera per tutti i calciatori) s'è incamminato verso le undici per il paesino e a ogni angolo è stato fermato per la classica foto ricordo. Tanto che dopo 15 minuti ha dovuto dribblare anche la folla infilandosi in un piccolo bar di un'ancor più piccola strada di Auronzo.
(Il Tempo)