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Lazaar: 'Scartato da Benitez senza spiegazioni. Genoa? Preziosi ha cambiato idea'
Che momento sta vivendo a Newcastle, dopo i problemi di inizio stagione, il trasferimento saltato al Genoa e l’esclusione dalla prima squadra?
Non è un buon momento per me. Purtroppo sono arrivato a Newcastle per dimostrare quello che valgo: avevo voglia di alzare l’asticella dopo l’esperienza a Palermo e dimostrare a me stesso e alla mia famiglia che posso andare ancora più in alto. Però non è andata così. Sinceramente mi dispiace molto, ma accetto la situazione con la professionalità che mi contraddistingue: mi sto allenando con la seconda squadra e sto giocando le partite nel campionato riserve
Oltretutto sta andando molto bene in quel contesto.
Sì, nelle ultime due partite ho messo a segno tre assist. L’allenatore della seconda squadra e il suo staff mi stanno aiutando molto; tutti i compagni sanno che la mia situazione non è facile e cercando di motivarmi. Io mi sto allenando molto, fermandomi anche da solo dopo il termine delle sessioni perché, non giocando le partite di Premier League con la mia squadra, voglio allenarmi molto di più per alzare il mio livello.
Com’è il suo rapporto con Benitez?
Ho sentito i miei compagni, mi hanno detto che sta bene. Mi dispiace che i risultati non stiano andando bene, anche perché con i ragazzi della prima squadra mi sento spesso e loro sono dispiaciuti per me; tanti compagni mi dicono che mi vorrebbero in squadra con loro, ma io devo rispettare il mister e la sua decisione. E se ha deciso così, avrà le sue ragioni che io rispetto.
Ha parlato direttamente con lei?
No, con me non ha parlato. Sta parlando con il mio agente, Roberto De Fanti. Sinceramente ero arrivato a Newcastle con altre prospettive, ma se non ho giocato, come ho già detto, il mister avrà avuto le sue ragioni. Io ho fatto di tutto per convincerlo: non essere nei piani di un allenatore o non piacergli, è una situazione che non mi era mai successa prima d’ora. Gli altri tecnici con cui ho lavorato mi hanno sempre parlato in faccia e mi dicevano che avevo le qualità per giocare in una grande squadra; purtroppo per Benitez non è così. Se c’è qualcosa che per lui non va, cercherò di allenarmi il più possibile, dando sempre il massimo per poter giocare.
Lei che idea si è fatto sul motivo per cui Benitez la tiene fuori dalla prima squadra?
Non sono nei suoi piani, ma non saprei dire il motivo. Qualunque siano le sue ragioni, comunque, io lo rispetto perché lui rimane un grande allenatore che ha vinto tutto dal quale ho solamente da imparare.
Il suo obiettivo è conquistare un posto in prima squadra o ha chiesto di essere ceduto a gennaio?
Per gennaio c’è ancora tempo: il mio agente sa sicuramente cosa deve dire alla società. Personalmente, io mi allenerò duramente tutti i giorni per poter essere pronto per qualsiasi cosa possa succedere nei prossimi giorni: perché quando il mister mi dirà che ha bisogno di me, io dovrò farmi trovare pronto al 100%.
In questo momento, lei si sentirebbe pronto a scendere in campo se Benitez dovesse chiamarla?
Sì. Mi sono allenato duramente tutta l’estate per avere almeno mezza chance di dimostrare a Benitez che si sbagliava sul mio conto.
Com’è il suo rapporto con i tifosi dei Magpies? La sostengono?
Sui miei social, in tantissimi mi scrivono per dirmi che mi vorrebbero veder giocare, che in prima squadra c’è un posto per me e questo mi fa molto piacere. Soprattutto perché queste dimostrazioni di stima e di fiducia arrivano nonostante io non abbia avuto ancora l’occasione di dimostrare a Newcastle chi sono e come sono in grado di giocare. Loro non hanno ancora conosciuto chi è Lazaar, ma non mi hanno dimenticato.
E con la nazionale del Marocco? Spera di riuscire a riconquistare il suo posto?
Ho parlato con il commissario tecnico e mi ha detto che è dispiaciuto per tutto quello che sto passando, perché dice che non lo merito; anche i miei compagni, che considero come fratelli, sono davvero dispiaciuti per la mia situazione. Purtroppo l’allenatore mi ha detto che non può convocarmi se non gioco nel mio club: il posto per me c’è sempre, perché sono uno del gruppo, ma per riprendermelo devo giocare. Mi sento sempre con i ragazzi, soprattutto con Benatia che è sempre pronto ad aiutarmi e a sostenermi nei momenti difficili: più che compagni di nazionale, siamo amici.
Un’ultima curiosità: perché è saltato il suo trasferimento al Genoa che sembrava davvero concluso?
Io sarei andato molto più che volentieri a giocare nel Genoa, perché è un grande club, con giocatori incredibili: conoscevo bene quella squadra, ma il presidente Preziosi ha deciso diversamente. Non so quale sia stato il motivo della sua decisione, ma il presidente è quello che spende e se non è convinto di investire i suoi soldi su un determinato calciatore io lo rispetto. Anzi, lo ringrazio per essersi interessato a me: non cambia nulla per me nei loro confronti. Se il Genoa dovesse chiamarmi di nuovo, non esiterei ad andarci.