Laudati: 'Scommesse? Caso portata mondiale'
"Campionato falsato? Il campionato io lo valuto solo da tifoso, ma posso dire che per quanto riguarda gli accertamenti che sono in corso, quelli che sono gli atti di rilievo saranno trasferiti alla Federcalcio e, poi, spetterà all'ordinamento sportivo fare le valutazioni del caso". Lo ha detto il procuratore capo di Bari Antonio Laudati in esclusiva ai microfoni di Sky Sport24.
CRIMINALITA' — Analizzando il rapporto tra calcio scommesse e criminalità organizzata, il magistrato dichiara: "Bisogna tenere presente che oggi sul calcio c’è un grande business, che è determinato dal ruolo delle scommesse. Le scommesse negli ultimi anni hanno avuto un’evoluzione inimmaginabile rispetto a prima. Si scommette durante tutto l’arco della partita e non si scommette più solo sul risultato, ma anche su singoli episodi del gioco, su una punizione, su un calcio d’angolo, su un’espulsione. Questo fa si che le scommesse possono condizionare non il risultato, ma singoli eventi di gioco. Il business delle scommesse oggi è molto ampio, i dati ufficiali ci dicono che il fatturato di quello legale è di 4 miliardi di euro, ma che solo il 30% della portata generale delle scommesse va sul circuito legale. Quindi, noi abbiamo una massa di denaro che oscilla tra i 12 e i 15 miliardi all’anno. Questo ha sicuramente attirato gli interessi della criminalità organizzata, per cui, purtroppo, sul calcio c’è stata una pressione molto forte con degli interessi molto importanti in gioco e questo ha condizionato alcuni eventi sportivi".
RESPONSABILITA' — Per quanto riguarda le responsabilità del mondo del calcio sul fenomeno delle scommesse, il procuratore Laudati dichiara: "Dobbiamo considerare che oggi l'interferenza delle scommesse prescinde dal risultato e, quindi, ci sono dei comportamenti che non hanno inciso sul risultato delle partite e, persino, non hanno inciso sul risultato del campionato, ma che, però, hanno condizionato, ottenendo grosse vincite e, quindi, grossa possibilità per le organizzazioni criminali e per gli scommettitori di investire somme di denaro". Un problema non solo italiano. "Io penso che le indagini sono presenti un po' in tutta Europa - conferma il magistrato - forse anche in tutto il Mondo. Per quello che emerge dalle indagini di Bari, perlomeno per il ruolo che ha avuto la criminalità organizzata nel riciclare il denaro, alcuni comportamenti sono stati mutuati da organizzazioni criminali straniere, soprattutto da quelle dei paesi dell'Est. Il fenomeno dell'interferenza sul circuito delle sommesse credo sia presente in moltissimi paesi europei". Laudati conclude parlando di un "sistema di possibili interferenze molto complesso, un po' il ruolo dei calciatori, un po' il ruolo dei tifosi, ma penso che le valutazioni andranno fatte alla fine delle indagini e non adesso".