
L'Ascoli insegue la salvezza senza bomber: l'infortunio di Pedro Mendes pesa
Pedro Mendes, portoghese classe 1999 acquistato dal Rio Ave nel 2022, finché non si è fatto male ha tenuto a galla il Picchio: 11 gol e 3 assist in 28 partite abbinando tecnica, versatilità e capacità realizzative, rivelandosi una risorsa primaria nel complicato cammino dei bianconeri.
Il 3 marzo, però, l'imprevisto che attaccante, compagni, allenatore e tifosi speravano di non dover fronteggiare: durante Ascoli-Reggiana, Mendes ha accusato un infortunio muscolare che lo ha costretto ad alzare bandiera bianca. Diagnosi impietosa: "Lesione al tendine del retto femorale della coscia sinistra", con conseguente necessità di intervenire chirurgicamente. Il lusitano è stato operato il 22 marzo a Barcellona e per lui, adesso, la stagione dovrebbe essersi conclusa.
Un fuoriprogramma che sa di mazzata, soprattutto se si considera che i migliori marcatori dell'Ascoli dopo Mendes sono Caligara e Pablo Rodriguez a quota 3 reti. Insomma, dietro a Pedro il vuoto. Ma guai a ricordarlo a Carrera, giunto nelle Marche e ben presto privo del suo uomo migliore: "Sono un attaccante, in area devo essere più dinamico possibile - aveva spiegato il portoghese a febbraio alla Gazzetta dello Sport - La palla mi può arrivare alta, bassa, bella o brutta, ma devo trattarla bene perché può essere l’unica della partita e quindi è la più importante del mondo".
L'AMICIZIA CON LEAO - Pedro Mendes - seppur nel suo piccolo - si è preso Ascoli un po' come l'amico e connazionale Rafa Leao ha fatto col Milan: "Abbiamo giocato insieme con l'Under 21 del Portogallo e con lo Sporting, abbiamo vissuto lo spogliatoio insieme, siamo stati vicini. Ora ci sentiamo meno, lui è in Serie A e io in B. Chissà, magari un giorno giocheremo insieme, o ci sfideremo". Nel frattempo, c'è un infortunio da smaltire e la salvezza dell'Ascoli da centrare.