All'inizio del ritiro a causa delle assenze in alcuni reparti, in particolar modo a centrocampo, parecchi elementi della rosa della Fiorentina sono stati schierati fuori ruolo, o comunque in posizioni di campo anomale rispetto al solito. Poi gli arrivi all'ombra delle Dolomiti si sono susseguiti, eppure gli esperimenti tattici di Vincenzo Montella non si sono interrotti. Nella testa del tecnico gigliato c'è l'idea mourinhana del 'tutti utili e nessuno indispensabile': se c'è bisogno l'attaccante fa anche il terzino fluidificante (vedi Eto'o) o il trequartista di contenimento (vedi Pandev). E così non deve stupire se nel test amichevole contro il Fassa Calcio, pur essendoci Romulo in rosa, Montella ha inserito come terzino destro Michele Camporese. Lo stesso brasiliano è stato 'promosso' ad interno destro di centrocampo, così come Mati Fernandez è stato sperimentato in posizione di terzo a destra della linea mediana (anche se il cileno si è poi subito fatto male).
Jovetic prima punta è quasi un tentativo di coccolare il montenegrino in modo che non venga sacrificato al lavoro difensivo, e si convinca definitivamente del progetto Fiorentina. Pure Ruben Olivera, che soltanto un'estate fa era stato schierato come a seconda punta, oggi raramente supera la linea di centrocampo, anche perché conviene che si giochi una maglia con Lazzari sulla linea mediana. Il record lo ha però stabilito Francesco Di Tacchio: difensore centrale, interno di centrocampo, e nella ripresa contro l'Aris Salonicco pure terzino sinistro.
Gli allenatori storcono sempre il naso quando i prosaici giornalisti parlano loro di numeri. Oronzo Canà ci ha creato uno sketch sul famoso 'cinque-cinque-cinque', e la Fiorentina l'anno scorso, con tre tecnici che si sono alternati, si è segnalata per avere più moduli che punti in classifica. Ebbene Vincenzo Montella forse vuole battere il record, visto che partendo dal 4-3-3, nelle cinque amichevoli in Val di Fassa, ha alternato più varianti. Cambiano i giocatori di ruolo, cambiano i moduli, alla ricerca della Fiorentina perfetta. 'Trasformismo' è il vocabolo che ha cercato di inculcare ai propri giocatori il numeroso staff tecnico del neo allenatore viola. Perché solo così si può provare sia a vincere che a divertire.
