La Fiorentina di Montella:| Non dà punti di riferimento
Un centrocampo composto da tre uomini che ruotano, in cui non esista un solo regista ma più giocatori che sappiano far ripartire l'azione. Un attacco che abbia una punta centrale che però sappia interscambiarsi con gli esterni; quest'ultimi che abbiano tempi d'inserimento anche da prima punta, in modo da disorientare le marcature della formazione avversaria. E' una Fiorentina senza punti di riferimento tattici, quella che vuole Vincenzo Montella in vista del prossimo campionato.
Una squadra che nel cuore del gioco ha già visto, ad esempio nelle prime due amichevoli, Olivera e Lazzari scambiarsi di posizione davanti alla difesa, ma con l'ex Cagliari e Taddei che alternativamente si sono mossi da interni a destra e a sinistra. Pure l’attacco ha destato curiosità, seppur contro avversari modesti quali Monti Pallidi e Vigonovo. Seferovic infatti nella prima sfida si è mosso da esterno destro, poi ha cambiato posizione, agendo da centrale, contro i dilettanti friulani. Inoltre Ljajic si è sempre proposto partendo da sinistra nel tridente offensivo, ma con tanta facoltà di accentrarsi, e le caratteristiche di El Hamdaoui sembrano perfette per il gioco di Montella.
Come ha detto in sede di presentazione l'olandese di nazionalità turca, quest'ultimo ama partire alle spalle o al fianco della prima punta ma anche fungere da unico punto di riferimento offensivo. L'intesa con Jovetic è sembrata discreta contro i Monti Pallidi, ma se il montenegrino recupererà dall'affaticamento alla coscia destra patito nei giorni scorsi la sfida di venerdì prossimo col Verona sarà una verifica migliore, per far crescere il progetto tattico di Montella.