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  • Lasagna e Lapadula: il menù del nuovo Milan non piace ai tifosi

    Lasagna e Lapadula: il menù del nuovo Milan non piace ai tifosi

    • Riccardo Rossi
    Evidentemente il Milan "delle creste" è ancora nei cuori di alcuni tifosi rossoneri. Le gesta dei vari Balotelli, Niang e Menez devono aver lasciato il segno più di quanto si credesse.

    Non si spiega altrimenti l'ironia che sta intasando il web, da quando è stato accostato il nome di Kevin Lasagna al Milan. Anche l'acquisto del capocannoniere della serie B, Gianluca Lapadula, aveva suscitato reazioni contrastanti fra i tifosi del Diavolo.

    In molti avevano storto la bocca, aspettandosi il grande nome ad effetto, possibilmente straniero, come primo acquisto del nuovo Milan brianzolo-cinese. Niente in confronto a ciò che si è visto sul web, quando è stato reso noto l'interesse di Galliani per il buon Kevin da San Benedetto Po.

    Il cognome ed il curriculum dell'attaccante carpigiano, hanno fornito materiale per facili ironie e giochi di parole. Ma perchè Lasagna (valutato dal Carpi 6,5 mln) e Lapadula (acquistato per 9mln) non dovrebbero essere degni del Milan?

    Forse perchè non sono mediatici come Balo e Niang, 6 gol in due nel campionato appena concluso e stipendi da presunti campioni, o non hanno procuratori che li sponsorizzano sulle pagine dei principali quotidiani sportivi, un giorno si e l'altro anche.
    Oppure perchè, scorrendo i loro curriculum, si trovano i nomi di società di B e Lega Pro o, addirittura, nel caso di Lasagna, di squadre di Eccellenza e Promozione.

    Eppure i tifosi rossoneri, dopo le ultime desolanti annate, dovrebbero essere esasperati dagli atteggiamenti, in campo e fuori, dei sopracitati cresta-boys, vedendo invece di buon occhio l'arrivo di giocatori motivati, italiani e che hanno dimostrato di essere in grande crescita.
    Lapadula potrebbe ripercorrere il cammino dei vari Toni, Hubner, Schillaci e Riganò, consacratisi in serie A, dopo essere esplosi nelle serie minori.

    Lasagna, al primo anno nella massima serie, ha dimostrato di essere un attaccante che aiuta molto la squadra, rapido e dotato di un gran sinistro.

    Keita, tanto per fare uno dei numerosi esempi possibili, dopo una prima annata qualitativamente paragonabile a quella di Lasagna nel Carpi, era stato accostato a tutte le big d'Europa e considerato un nuovo crack.

    In questi casi di solito si dice: "Se si chiamasse Lasagninho..."ma, forse, è meglio non dare altro materiale ai creativi del web…
     

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