
L'Arabia mette gli occhi su Milan e Roma: tutta la verità sulle ipotesi di cessione
CLAMOROSO, MOURINHO FIRMA CON L'AL-SHABAB E SFIDA SUBITO LA ROMA?
LA PARTNERSHIP CON LA ROMA - Tutto questo movimento ha riacceso e puntato i riflettori sugli interessi del mondo saudita nel nostro calcio. Il Sole 24 Ore fa il punto su Roma e Milan, spiegando in maniera approfondita come nel caso dei giallorossi Riyadh Season, la manifestazione che promuove la cultura araba con eventi, sport e musica, porti 25 milioni in 2 anni nelle casse dei Friedkin. L'esonero di Mourinho non ha influito negativamente sull'appeal della squadra della Capitale, Capitale che tra l'altro ha perso proprio contro Riyad l'Expo 2030. Dal Medio Oriente rimbalzano voci insistenti su possibili ingressi nell'azionariato della Roma, ma l'attuale proprietà, pur aperta al dialogo e a investimenti come ampiamente dimostrato, intende mantenere il controllo. In ogni caso, per il momento non si va oltre le manifestazioni di interesse.
MILAN, IMPEGNO E DEBITO - Anche Gerry Cardinale, numero uno del Milan, rimane saldo al suo posto. L'impegno per il terzo posto sul campo e per il nuovo stadio al di fuori di esso rimane costante, mentre in parallelo si lavora per appianare il debito con Elliott (670 milioni, calcolati gli interessi, scadenza nel 2025 che non preoccupa eccessivamente). Anche RedBird è aperta all'ascolto di proposte dal mondo arabo, ma solo per la cessione di piccole quote e non, come si era ipotizzato a partire dall'ultimo viaggio di Cardinale in Arabia, al passaggio di proprietà, su cui non ci sono conferme di alcun tipo. Rimane il nodo delle multiproprietà, da sciogliere nel caso in cui fondi come PIF decidessero di investire in questo modo su squadre come Milan e Roma. Ipotesi di lavoro al vaglio, ma sempre con la guida ben salda di Cardinale da una parte e dei Friedkin dall'altra.