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    Laporta contro Tebas sul caso Negreira: 'Ci sta diffamando perché ci odia. Ora si è tolto la maschera'

    Laporta contro Tebas sul caso Negreira: 'Ci sta diffamando perché ci odia. Ora si è tolto la maschera'

    Il presidente del Barcellona, ​​​​Joan Laporta, ha parlato in conferenza stampa presso il Camp Nou per chiarire la posizione sua e del club catalano in merito all'ormai celebre "caso Negreira", l'ex vice-capo degli arbitri di Spagna finito a libro paga del club catalano e che ha generato uno scandalo delle proporzioni della nostra Calciopoli in territorio spagnolo. Dopo i comunicati di Espanyol e Siviglia e soprattuto le parole del presidente della Liga Javier Tebas, che ha chiesto le dimissioni del numero 1 dei blaugrana, questa è stata la risposta data da Laporta.

    ANALISI ESTERNE - "Abbiamo deciso di esternalizzare le indagini: un'agenzia esterna sta svolgendo un'analisi indipendente e rigorosa di quanto accaduto. Questo è ciò che meritano il club, i suoi soci e i suoi tifosi"

    GIORNALISMO INDIPENDENTE - "Voglio anche dire che crediamo fermamente che in una società democratica ci debba essere un giornalismo libero e indipendente. Dobbiamo deplorare profondamente la fuga di dati e documenti in un caso che è oggetto di indagine da parte della Procura. Né la Procura, né il Corpo di Polizia hanno comunicato al club di essere indagato".

    PAGAMENTI - "Riteniamo tuttora necessarie queste prestazioni tecniche, adesso le facciamo con il nostro staff. Ogni rapporto aveva la fattura e il supporto video corrispondente. Ciò è stato fatto anche durante il mio mandato precedente. Nel più breve tempo possibile terremo una conferenza stampa per spiegare le informazioni che abbiamo. È in corso un'indagine interna, vogliamo spiegare tutto. Quello che posso dire è che nella mia fase precedente queste fatture sono state pagate e c'era il supporto documentario e video".

    TEBAS - "Qualcuno ci aveva avvertito che sembrava che Tebas stesse promuovendo una campagna diffamatoria contro il Barcellona e contro di me. La maschera è già stata tolta. Ricordo che si tratta di una persona che nella sua carriera ha già mostrato il suo rancore verso il Barça. Già nel 2005 non voleva che Messi giocasse per il Barcellona e non ci perdona per non aver firmato l'accordo con il CVC".

    DIMISSIONI - "Non mi dimetterò per fare un piacere a lui, questa è una decisione che spetta ai soci. Chiunque cercherà di sporcare la storia del Barcellona riceverà una risposta forte. Come presidente, non lo permetterò".

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