Redazione Calciomercato
L'anno scorso 3 finaliste, quest'anno 3 semifinaliste: il calcio italiano c'è. E ha smesso di snobbare l'Europa 'minore'
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In ogni caso, però, il calcio italiano dà importanti segni di ripresa, almeno sul piano dei risultati che poi, a conti fatti, restano sempre il termometro più oggettivo delle valutazioni sportive.
Chiaro, l'eccellenza del calcio europeo è la Champions League e da quella il calcio italiano è uscito un po' con le ossa rotte, ma negli ultimi anni, finalmente, anche l'Europa League (e, da quando è nata, la Conference) sta ricevendo la giusta attenzione da parte dei nostri club, che per quasi due decenni avevano inspiegabilmente deciso di snobbare le competizioni "minori" che poi sono tutto, ma proprio tutto, tranne che competizioni da considerare minori. E così, la Roma conquista la sua terza semifinale di Europa League in quattro anni (la quarta semifinale consecutiva se consideriamo anche la Conference League, la quinta in sei anni se torniamo indietro fino alla storica semifinale di Champions conquistata nel 2019), l'Atalanta dopo la favola Champions dell'estate 2020 vuole provare a scrivere la storia e la Fiorentina dopo la delusione dello scorso anno spera di potersi riscattare e portare a casa la Conference.
Ad ogni modo, quanto di buono fatto dai nostri club in Europa (importante è stato anche il contributo in termini di ranking apportato da Milan, Inter, Lazio e Napoli), il prossimo anno in Champions League saranno l'Inter e con ogni probabilità Milan e Juventus a difendere i colori del nostro Paese insieme a due (o forse tre, chissà) tra Bologna, Roma e Atalanta, salvo colpi di scena. Non certo le compagini più ricche o attrezzate d'Europa, lo sappiamo bene, ma sappiamo anche che la nuova formula è particolarmente complessa e può permettere a tutti di sognare in caso di sorteggi non particolarmente sfortunati.
E allora, ancora una volta, godiamoci un finale di stagione ricco di club italiani ancora in lotta per un trofeo internazionale. Sperando che diventi una splendida abitudine.
IL RANKING UEFA PER CLUB AGGIORNATO