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La vertiginosa ascesa di Solak, dalla Serbia all'acquisto del Southampton, fra calcio, politica di destra e inchieste
L'alleanza con Ankersen – La scalata del magnate serbo al Southampton e l'impostazione tracciata dalla nuova proprietà per il club sono delineate in modo chiaro. Śolak ha comprato per 100 milioni di sterline il pacchetto azionario del 80% dal businessman cinese Gao Jisheng, entrando così da proprietario di club in una lega delle cui gare cui detiene i diritti di trasmissione televisiva per la Serbia. Per l'acquisizione dei Saints è stato utilizzato il veicolo Sport Republic, una società specializzata nel ramo sport & entertainment con sede a Londra di cui Śolak è finanziatore. La cabina di comando di Sport Republic è formato da Henri Kraft e Rasmus Ankersen. Quest'ultimo è stato direttore del dipartimento calcio del Brentford, carica da cui si è dimesso nello scorso mese di dicembre, e presidente operativo dei danesi di Midtjylland. Come questo team intenderà sviluppate il progetto calcistico, lo scopriremo probabilmente già durante questa finestra di calciomercato invernale. Negli anni recenti il Southampton è stato protagonista di campagne di trasferimento molto vivaci, sia in entrata che in uscita. Sarà da vedere se da qui in poi verrà data attenzione a un'area molto florida del calciomercato come quella slava.
Le polemiche politiche in patria – Per Śolak l'acquisizione di un club iscritto al principale campionato del calcio globale è anche un gran colpo in termini propagandistici e d'immagine. Sul piano internazionale il magnate serbo entra a far parte di un'élite, quella dei proprietari di Premier, che conferisce altissimi gradi di visibilità e prestigio. Ma è soprattutto sul piano interno che la mossa troverà un riscontro importante. Perché nel suo paese Śolak è da anni al centro di uno scontro molto duro, condotto a colpi di inchieste giornalistiche e querele, che vede mobilitati contro di lui i media filo-governativi. Questi lo accusano di usare i suoi media per attaccare in modo sistematico il governo socialista e il presidente Aleksandar Vucic, oltreché di essere troppo vicino al leader dell'opposizione di destra Dragan Djilas, ex sindaco di Belgrado e ex presidente della federazione basket serba. Gli archivi web delle testate serbe di entrambi gli orientamenti politici traboccano di articoli dai toni estremi a proposito di Śolak, delle sue amicizie e inimicizie politiche e della trasparenza dei suoi affari. L'acquisizione del Southampton impatta fortemente sul profilo pubblico del magnate e sul racconto che ne verrà fatto. Di sicuro, da oggi in poi anche la Premier League diventerà oggetto di contrapposizione politica in Serbia.
@pippoevai