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    La Verità, rivelazioni choc su Allegri: 'Segnalate all'Antiriciclaggio operazioni bancarie con società di scommesse'. La reazione di Max

    La Verità, rivelazioni choc su Allegri: 'Segnalate all'Antiriciclaggio operazioni bancarie con società di scommesse'. La reazione di Max

    In attesa dell'esordio-bis sulla panchina della Juve, Massimiliano Allegri deve vedersela con un altro avversario, la Banca d'Italia. Verso cui, come riporta La Verità, sono partite numerose segnalazioni per pagamenti dall'estero, in particolar modo da una società maltese accusata di raccolta illecita di giocate e di rapporti con la 'ndrangheta. Ignoto il tema delle giocate - non si sa se siano legate al calcio - ma le segnalazioni accendono i riflettori su un protagonista della nostra Serie A. Le norme della Figc, infatti, parlano chiaro: "è fatto divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso i soggetti autorizzati a a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nel'ambito della Figc, della Fifa e della Uefa".

    L'ALLARME - Ma andiamo con ordine. La Verità riporta come, a fine aprile 2021, funzionari della Banca Intermobiliare, filiale di Torino (dove Allegri ha un conto aperto dal 2014) hanno segnalato che tra agosto 2018 e aprile 2021 il cliente ha ricevuto in accredito 7 bonifici per 161.000 euro da Oia service limited, società maltese coinvolta nell'indagine Galassia della Dda di Reggio Calabria, che ha determinato il sequestro dei beni - del valore di circa 400 milioni - facenti capo ad Antonio Ricci, imprenditore. La società in questione, inoltre, risulterebbe far parte del patrimonio sequestrato e sarebbe stata individuata come veicolo italiano utilizzato da Ricci per perpretrare le attività illecite contestate. Lo stesso Ricci è accusato dagli inquirenti di associazione a delinquere, truffa aggravata ai danni dello Stato e reati fiscali per la mancata dichiarazione di 440 milioni, derivati da raccolta illecita di scommesse. Ricci avrebbe creato la sua rete le scommesse illegali utilizzando siti Internet in gran parte non autorizzati. La Verità precisa che Allegri, probabilmente all'oscuro delle vicende, ha continuato a ricevere bonifici dalla Oia limited anche dopo il passaggio, datato novembre 2018, sotto la gestione di due amministratori giudiziari incaricati dal Tribunale: da lì, la società ha iniziato ad operare in modo legale.

    LE SEGNALAZIONI - Nello stesso periodo, inoltre, vengono segnalati 7 bonifici dall'estero per un totale di 168.000 euro su ordine della società slovena Hit D.D. Nova Gorica, che "gestisce hotel, centri di gioco e intrattenimento in Slovenia". I risk manager riportano: "Considerata la non presenza di documentazione giustificativa si presume che tali accrediti siano derivanti da vincite, ma la reiterazione di determinati importi similari potrebbe lasciare spazio a altre sospette interpretazioni". Nella Sos della Bim viene puntualizzato che Allegri "è stato oggetto di accertamento disposto dalla GdF Nucleo polizia economico finanziaria di Livorno (1 agosto 2019)". La funzione antiriciclaggio della banca aveva fornito gli estratti conto di Allegri dall'1 gennaio 2017 all'1 agosto 2019, ma "il 15 novembre 2019 è pervenuto un bonifico dall'estero di 80.000 euro dalla Société générale di Monte Carlo". Ovvero una reitrazione di operatività già segnalata come sospetta nell'autunno dell'anno precedente quando tali somme "erano state giustificate come rimborso carta di credito del casinò". Nel 2017, ancora, "era stato accreditato un ulteriore bonifico estero di 60.000 euro disposto dal medesimo mittente e giustificato in questo caso come vincite al casinò". 

    I SOSPETTI SULL'AZZARDO - I funzionari della Bim specificano i movimenti sul conto dell'allenatore: tra l'ottobre 2017 e il dicembre 2018 il tecnico ha incassato 9.657.708 euro di emolumenti della Juve, ritirando 78.000 euro attraverso 23 prelievi. Sul conto, inoltre, sono stati addebitati anche 497.740,46 euro di carta di credito, assegni per 63.252 euro e sono state date disposizioni di pagamento per 8.438.259 euro verso "altro intermediario italiano", un'importante galleria d'arte e per spese personali. In merito al bonifico di Monte Carlo da 80.000 euro, i funzionari della banca concludono che il "sospetto nasce dal fatto che, nonostante gli importi movimentati siano coerenti con il patrimonio e lo standard di vita del cliente, tra l'altro personaggio pubblico a livello mondiale, non è presente documentazione a supporto dei fondi provenienti dall'estero e dal fatto che Monaco risulta essere Paese in passato ricompreso tra i cosiddetti paradisi fiscali". Infine, un'ulteriore segnalazione risalente all'ottobre 2019, con una spesa di 497.748,91 euro tra il luglio 2018 e l'agosto 2019. Soli spalmati su 123 operazioni: "Quattordici utilizzi, per complessivi 356.000 euro, sono riconducibili a operazioni di spesa presso esercenti appartenenti alla categoria merceologica del gambling (gioco d'azzardo) fisico, in particolare presso il casinò di Monte Carlo e di Nova Gorica". 

    LA REAZIONE -
    In tarda mattinata ecco la reazione del tecnico, che tramite una nota precisa: "Con riferimento alle notizie pubblicate sul mio conto in data odierna, mi dichiaro con assoluta fermezza del tutto estraneo a qualsiasi attività illecita o irregolare e, tanto meno, a qualsiasi operazione violativa della normativa sull'antiriciclaggio".

    LA POSIZIONE DI OIA SERVICES LTD - "Oia Services Ltd è titolare di regolare concessione per il gioco a distanza rilasciata dall'Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli sin dal marzo 2016. Il Sig. Massimiliano Allegri si è registrato sul sito della suddetta società nel marzo 2020 aprendo un conto di gioco, peraltro inibito alle scommesse sportive, nel rispetto della normativa vigente. Il rapporto tra Oia Services Ltd ed il Sig. Allegri ha avuto inizio, quindi, successivamente al procedimento intrapreso dalla Procura di Reggio Calabria, rispetto al quale Oia Services Ltd risulta estranea. Come correttamente evidenziato anche nell'articolo, la società opera in modo assolutamente aderente alla normativa del settore e qualunque congettura e/o suggestione giornalistica che intenda porre in relazione segnalazioni di operazioni sospette con l'operatività della società è totalmente priva di fondamento, nonché potenzialmente capace di ledere il prestigio della suddetta società".

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