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    La vendetta dell'Italia contro la Spagna presuntuosa. Un'idea per l'Europeo...

    La vendetta dell'Italia contro la Spagna presuntuosa. Un'idea per l'Europeo...

    • Demetrio Albertini
    Nel 2008 la Spagna ha iniziato con noi il suo ciclo vincente e lunedì sera, sempre contro di noi, lo ha chiuso. Onore ai campioni, ma ora tocca all'Italia. Gli Azzurri sono arrivati a questa partita al cento per cento e tanto è bastato per battere questa Spagna, una squadra che si è dimostrata presuntuosa. Si vedono le due generazioni, i giovani talenti e i calciatori più esperti, che però non si sono ancora mixate . Gli uomini di Del Bosque non si aspettavano un avversario così propositivo: l'Italia ha interpretato la partita alla grande, facendo spesso possesso palla nella loro metà campo e, non a caso, De Gea è stato il loro migliore in campo. Chiudere i loro spazi di gioco, riuscendo a bloccare i loro triangoli è stata una mossa importante, ma la differenza l'hanno fatta la voglia e la determinazione che ti portano a fare qualcosa in più. Se devo trovare un aggettivo, è stata un'Italia generosa, sia nel pressing che in attacco.

    STORIA CAPOVOLTA - Se la Spagna era la nostra bestia nera, ora ci tocca la Germania, che abbiamo eliminato sia al Mondiale del 2006 che all'Europeo del 2012: la storia è dalla nostra parte e anche per questo motivo troveremo una squadra concentrata. Sarà una partita veramente difficile perché loro hanno pochi punti deboli: hanno grandi talenti e non mi sento di dire che siano meno squadra rispetto a noi perché sono campioni del mondo e lo hanno dimostrato anche in queste partite. Abbiamo cinque giorni per recuperare, un'anomalia per un torneo come questo ma una fortuna per noi, per ritrovare energie psicofisiche che saranno fondamentali. Dopo la vittoria sulla Spagna nel gruppo c'è ancora di più la convinzione che tutto è possibile. Con quello che si sta facendo, col sacrificio, si ottengono i risultati e c'è la possibilità di averne subito la prova.

    NUOVO EUROPEO - Europeo a 24 squadre. E se fossero 32? Partiamo da una delle cose più belle viste fino a qui: l'entusiasmo dei tifosi sugli spalti in quello che non è solo un evento sportivo, ma anche sociale. Allargarlo ulteriormente permetterebbe di far vivere questa esperienza a tutta l'Europa e in più passerebbero agli ottavi solo le prime due classificate di ogni gruppo, evitando il ripescaggio delle migliori terze e dando così vita a un tabellone più equilibrato. Per i club impegnati nei campionati nazionali cambierebbe poco, ma per le qualificazioni ci sarebbero meno difficoltà ad accedere alla fase finale (vedi l'Olanda che non ci è riuscita quest'anno). Inoltre, questo permetterebbe di organizzare qualche amichevole di prestigio in più: le amichevoli sono di successo quando vedono opporsi grandi squadre. Sono queste le partite che piacciono ai tifosi.
     
     

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