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    La storia di Boga: dal Chelsea al Sassuolo, ora è diventato un big

    La storia di Boga: dal Chelsea al Sassuolo, ora è diventato un big

    • Cristiano Simeti
    Stiamo assistendo all’esplosione di un nuovo talento nel nostro campionato, il francese di origini ivoriane Jérémie Boga. L’ultima perla l’ha regalata al suo pubblico contro il Torino (2-1), una sfida ribaltata prima dal pareggio del francese, che dopo un tunnel su Rincon ha lasciato partire un missile di destro che ha trafitto Sirigu, e poi dal gol di Berardi (su assist dello stesso Boga) che ha regalato i 3 punti agli emiliani.

    CRESCITA - Non sono state poche le sue prodezze quest’anno, dal magico tocco sotto che ha scavalcato Buffon (Juventus-Sassuolo 2-2), alla serpentina che ha bucato la difesa interista (Sassuolo-Inter 3-4). L’ala sinistra classe ’97 è a quota 5 gol e 3 assist dopo 20 giornate di serie A e il suo talento si sta consolidando partita dopo partita; da riserva di lusso è diventato un titolare indispensabile per Roberto De Zerbi, che stravede per lui. Ora si gode il momento di gloria, ma il percorso del 23enne nato a Marsiglia non è stato così semplice.

    BYE BYE CHELSEA -
    Ripercorrendo le tappe che lo hanno portato al nostro campionato, tutto ha avuto inizio nelle giovanili del Chelsea in cui è cresciuto dal 2009 al 2015, dopo essere stato scovato nella squadra di quartiere dell’Asptt Marseille dall’osservatore Guy Hillion, che lo portò a Londra. Con la maglia Blues ha vinto un'edizione della Youth League (era la generazione di Ruben Loftus-Cheek, Andreas Christensen e Tammy Abraham) ma non è mai riuscito a fare il definitivo salto in prima squadra, nonostante una maglia da titolare con il Burnley con Conte in panchina. Prima il prestito al Rennes (27 presenze e 2 gol), poi quello al Granada (2 gol in 26 partite disputate) poi l'esperienza al Birmingham (34 presenze 2 gol), fino ad arrivare, nell’estate del 2018, a Reggio Emilia, al Sassuolo, per 3,5 milioni di euro.

    BIG - La sua crescita è stata anche frutto del lavoro di De Zerbi, che ha saputo esaltare le sue caratteristiche, senza caricarlo di eccessive responsabilità. Il primo anno è stato di ambientamento al calcio italiano con numeri non troppo esaltanti (25 presenze, 2 gol, 1 assist), quest’anno la musica è cambiata. Boga è diventato un giocatore che fa la differenza, ambito sul mercato. A gennaio difficilmente si muoverà, ma a fine stagione sarà difficile trattenerlo.

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