AFP/Getty Images
Dybala è triste, la Juve lo blinda
Nella "sua" Palermo non ci sarà spazio per Paulo Dybala, almeno dall'inizio. L'attaccante argentino non sarà titolare nella sfida in Sicilia della Juventus che apre il programma della sesta di campionato, per fare spazio alla coppia pesante Higuain-Mandzukic. Normale turn-over che ha riguardato prima di lui anche il croato e il Pipita, ma che non può essere derubricato a fatto del tutto episodico considerato il valore del giocatore e i numeri che hanno accompagnato la sua prima stagione in bianconero (23 gol e 9 assist in tutte le competizioni).
I NUMERI NON MENTONO - Paulo Dybala non sta attraversando un momento facile, ancora a secco di reti dopo le prime 5 partite ma soprattutto insolitamente estraneo alla manovra offensiva. Il dato più allarmante è quello relativo alle conclusioni in porta tentate dalla Joya nelle sue prime apparizioni stagionali: 11, di cui solo 2 nello specchio e la "miseria" di 2 assist forniti ai compagni in 507 minuti. Allegri se lo coccola e prova a tenerlo su di morale, spiegando che è cambiato semplicemente il trattamento riservatogli dagli avversari.
LA JUVE SA COME CONSOLARLO - Eppure, il fatto di doversi abituare alla presenza di un centravanti più ingombrante sotto tutti i punti di vista come Higuain ha finito per incidere sulla posizione e nella testa di Dybala, relegato ad un ruolo più defilato rispetto a quello dello scorso anno al fianco di Mandzukic. Il giovane attaccante argentino avverte il peso della responsabilità di confermarsi in una grande realtà e, secondo la ricostruzione di Libero, nel postpartita del match col Cagliari, la tensione lo avrebbe tradito portandolo ad abbandonare lo stadio in lacrime. Un momento passeggero di scarsa vena e niente di più, giurano in casa Juve, pronta a rinnovargli fiducia e contratto fino al 2021 con un importante adeguamento dello stipendio.
I NUMERI NON MENTONO - Paulo Dybala non sta attraversando un momento facile, ancora a secco di reti dopo le prime 5 partite ma soprattutto insolitamente estraneo alla manovra offensiva. Il dato più allarmante è quello relativo alle conclusioni in porta tentate dalla Joya nelle sue prime apparizioni stagionali: 11, di cui solo 2 nello specchio e la "miseria" di 2 assist forniti ai compagni in 507 minuti. Allegri se lo coccola e prova a tenerlo su di morale, spiegando che è cambiato semplicemente il trattamento riservatogli dagli avversari.
LA JUVE SA COME CONSOLARLO - Eppure, il fatto di doversi abituare alla presenza di un centravanti più ingombrante sotto tutti i punti di vista come Higuain ha finito per incidere sulla posizione e nella testa di Dybala, relegato ad un ruolo più defilato rispetto a quello dello scorso anno al fianco di Mandzukic. Il giovane attaccante argentino avverte il peso della responsabilità di confermarsi in una grande realtà e, secondo la ricostruzione di Libero, nel postpartita del match col Cagliari, la tensione lo avrebbe tradito portandolo ad abbandonare lo stadio in lacrime. Un momento passeggero di scarsa vena e niente di più, giurano in casa Juve, pronta a rinnovargli fiducia e contratto fino al 2021 con un importante adeguamento dello stipendio.