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    La serenità della Fiorentina annulla una Roma stanca: Italiano si gioca l'Europa, Mou è già a Tirana

    La serenità della Fiorentina annulla una Roma stanca: Italiano si gioca l'Europa, Mou è già a Tirana

    • Mimmo Ferretti
    Lo spareggio per l'Europa (League) tra Fiorentina e Roma si chiude con la meritata vittoria (2-0) della squadra di Vincenzo Italiano (successo n.18 in campionato, dodicesimo in casa) che sale a quota 59 in classifica, affiancando così la Roma e l'Atalanta. I giallorossi, nonostante la sconfitta (la numero 11 in campionato, ottava lontano dalla Capitale), restano al sesto posto, alle spalle della Lazio, in virtù della miglior differenza reti complessiva con i toscani.

    Mou, nonostante il gravoso impegno di giovedì scorso contro il Leicester, manda in campo praticamente i migliori, unica eccezione Zaniolo (non al meglio fisicamente) rimpiazzato da Veretout anche se con altri compiti tattici (incollato o quasi ad Amrabat): il modulo di gioco della Roma (priva di Mkhitaryan, infortunato) è il 3-5-1-1, con Pellegrini al fianco o subito dietro Abraham. La Viola si affida al consueto 4-3-3, con in attacco Ikone e Gonzalez ai lati di Cabral. Pronti via e Fiorentina subito in vantaggio grazie a Gonzalez, abile nel trasformare un calcio di rigore concesso (fallo commesso dopo 82 secondi di gioco) da Guida - dopo consulto Var - per un intervento di Karsdorp sulla riga dell'area proprio ai danni dell'argentino. Raddoppio viola con Bonaventura (11') con colossale dormita difensiva della Roma sulla chilometrica progressione centrale dell'ex Milan. Gara indirizzata al volo verso la sponda viola, con la Roma poco attenta tecnicamente, un po' troppo svampita e assai poco concentrata nella fase difensiva. E Abraham quasi lasciato solo, lì in avanti. Dall'altra parte, una Fiorentina abile nel palleggiare, ma un po' imprecisa in fase di non possesso.

    Sotto di due reti, nella ripresa la Roma ha provato a cambiare uomini e atteggiamento. Subito dentro Zaniolo per Sergio Oliveira e passaggio al 3-4-1-2. Abraham di testa sfiora la rete dopo una manciata di minuti, ma è un fuoco di paglia. Fuori anche Zalewski, dentro El Shaarawy e immediata un'occasione giallorossa con il tandem El Sha-Abraham: tiro io, tiri tu e pallone sprecato. Fuori anche Pellegrini, dentro Carles Perez. Cambi anche in casa viola: fuori Cabral e Bonaventura, in campo Piatek e Maleh. Ma situazione complessiva sempre la stessa: Fiorentina serena, Roma stanca e priva di mordente. Partita senza più storia, insomma. E, a pochi minuti dalla fine, dentro anche Spinazzola, assente dal 2 luglio dello scorso anno (infortunio in Nazionale).

    La Roma, indipendentemente dal risultato maturato al “Franchi” contro la Fiorentina, ha (ancora) il 50% di probabilità di giocare il prossimo anno l'Europa League. Per riuscire ad arrivare al 100%, però, dovrà vincere la Conference League, finale a Tirana il 25 maggio contro il Feyenoord. Compito non facile, certo, ma non impossibile. Un successo romanista potrebbe mischiare le carte legate alle qualificazione in Europa delle squadre italiane. Perché se il gruppo di Josè Mourinho dovesse vincere la coppa, in Europa League andrebbero tre formazioni e, quindi, non ci sarebbe partecipazione italiana alla Conference del prossimo anno. 

    Restando al campionato, la Roma nelle ultime due gare dovrà affrontare il Venezia in casa e il Torino in trasferta: più complicato, sulla carta, appare il calendario di Lazio (che è al quinto posto e ha 3 punti in più dei giallorossi), Fiorentina e Atalanta, ma non va dimenticato che la squadra di Mou avrà sempre in testa la finale di Tirana e questo, per forza di cose, condizionerà il suo cammino. Se non altro sotto l'aspetto psicologico, oltre che sul piano delle scelte tecniche. Con la Roma che chiuderà la stagione con 55 gare ufficiali sul groppone, record italiano stagionale. La fatica c'è, insomma. Anche/soprattutto mentale. E a Firenze se ne è avuta una conferma. 

    IL TABELLINO

    Fiorentina-Roma 2-0 (primo tempo 2-0)
     
    Marcatori: 5’ p.t. rig. Nico Gonzalez (F); 11’ p.t. Bonaventura (F); 
     
    Assist: 11’ p.t. Cabral (F)
     
    FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Venuti, Milenkovic, Igor, Biraghi (45’ s.t. Terzic); Duncan, Amrabat, Bonaventura (30’ s.t. Maleh); N. Gonzalez (45’ s.t. Callejon), Cabral (30’ s.t Piatek), Ikonè (45’ s.t. Saponara). All.: Italiano.
     
    ROMA (3-4-1-2): R.Patricio; Ibanez, Smalling, Mancini; Zalewski (21’ s.t. El Shaarawy), Cristante, S.Oliveira (1’ s.t Zaniolo), Karsdorp (44’ s.t. Spinazzola), Veretout; Pellegrini (29’ s.t Perez), Abraham (44’ s.t. Shomurodov)  All. Mourinho.
     
    Arbitro: Guida di Torre Annunziata
     
    Ammoniti:
    19’ p.t. Amrabat (F), 25’ p.t. Mancini (R), 28’ p.t Bonaventura (F), 4’ s.t Duncan (F)

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