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La Sampdoria ci ripensa: niente Santi Mina, troppe le critiche dei tifosi per il caso degli 'abusi sessuali'
CRITICHE - Le valutazioni fatte dalla Samp sarebbero di carattere economico, ovviamente, ma anche 'ambientali'. La dirigenza sarebbe rimasta colpita anche dallo sdegno della tifoseria, che non avrebbe gradito dal punto di vista dell'immagine l'approdo di Mina a Genova. Giova ricordare che il calciatore è stato condannato in secondo grado a 4 anni di reclusione per abusi sessuali, cosa che aveva portato il Celta Vigo, club della sua città, a risolvere unilateralmente il contratto. I pregressi di Mina non piacciono ai sostenitori doriani, che hanno fatto notare alla proprietà la gravità della situazione.
VALUTAZIONI - Le valutazioni iniziali di Mancini e Legrottaglie,condivise da Manfredi e Radrizzani, inizialmente erano state diverse, scrive Il Secolo XIX, probabilmente ritenendo solo il terzo e ultimo grado di giudizio dirimente. La Samp sembrava pronta a prendersi il rischio di un'interruzione anticipata della stagione in caso di conferma della condanna. Le successive riflessioni però hanno portato a ragionare anche sul codice etico della società, in particolare al punto 1.7, quello che riguarda l'immagine della società. L'operazione Mina dal punto di vista economnico sarebbe stata facilitata dal "decreto crescita" che avrebbe consentito alla Samp di metterlo sotto contratto con tassazione agevolata, garantendo gli 1,5 milioni che percepiva al Celta, proponendo un contratto almeno biennale.