Szczesny ko: la Roma riparte da De Sanctis
"Se mi tirate in mezzo a questa situazione, non lo faccio mai, ma mi arrabbio". La presa di posizione di Morgan De Sanctis, al termine della gara contro il CSKA di Mosca finita 1-1 nella scorsa edizione della Champions League, fu forse uno dei punti di svolta del rapporto tra l'estremo difensore abruzzese e l'ambiente giallorosso. Il riferimento piccato al gol incassato dai giallorossi nei minuti finali, a posteriori decisivo per la mancata qualificazione agli ottavi di Champions, venne solo parzialmente mitigato da un dietrofront del giorno successivo.
Il legame tra De Sanctis e il tifo giallorosso ha vissuto alti e bassi: arrivato tra gli applausi e subito diventato leader della prima Roma di Garcia, nella scorsa stagione il portiere ha subito qualche critica di troppo, complice l'annata non brillantissima dei giallorossi e alcuni episodi rimasti negli occhi dei tifosi, come l'errore contro il Sassuolo che spalancò la porta a Zaza.
Quest'anno, nonostante Garcia assicuri in ogni occasione di avere a disposizione due titolari, le scelte del tecnico hanno indicato chiaramente le gerarchie: De Sanctis per il momento si è accomodato in panchina. Szczesny, fino a mercoledì sera, stava attraversando un momento di grazia poi la tegola: l'intervento di Suarez ha provocato "un impegno distrattivo capsulo-legamentoso al IV dito della mano sinistra", come recita il sito della società giallorossa.
Ecco allora che De Sanctis tornerà protagonista per circa un mese. Morgan ha già raccolto gli applausi dell'Olimpico dopo la sostituzione e ora spera di riconquistare anche gli scettici a suon di parate, come quelle che nella scorsa stagione si rivelarono decisive per proteggere il pareggio con la Lazio nel derby d'andata e il pesantissimo successo sul Napoli all'Olimpico nel girone di ritorno.