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Roma femminile campione d'Italia: da Bavagnoli a Spugna, i Friedkin hanno interrotto l'era Juve
TROPPO FORTE - Nel post season non c'è stata mai storia. Nonostante il doppio impegno nei quarti di finale di Uefa Women's Champions League contro il Barcellona (qualificato alla finale di Eindhoven dopo aver eliminato le giallorosse e, in semifinale, il Chelsea di Sam Kerr), la Roma ha saputo trovare energie fisiche e mentali per completare l'opera, demolendo la Fiorentina (due volte), sommergendo di gol l'Inter, ko 6-1, e ribaltando la Juve, da 0-2 a 3-2, con gol decisivo nel finale di Sophie Roman Haug, tornata a metà aprile dopo l'operazione di inizio marzo alla caviglia destra. Di fatto la sfida che ha sancito il passaggio di testimone, dalla Juve a Roma: dopo la Supercoppa conquistata lo scorso novembre e la Coppa Italia vinta nel 2021, si aggiunge alla bacheca il trofeo più importante, lo Scudetto.
BETTY, LA VISIONARIA - Una vittoria che ha diversi protagonisti, a partire dai proprietari della Roma, i Friedkin, che hanno sempre dimostrato vicinanza alla squadra e voglia di investire. Sono loro che nel 2021 hanno promosso Elisabetta, detta Betty, Bavagnoli, ex giocatrice tra l'altro di Lazio e Modena, al ruolo di direttrice del dipartimento femminile, dopo l'esperienza sulla panchina giallorossa (76 presenze dal 2018, anno di nascita della sezione femminile). Un'icona del calcio italiano, una visionaria, che ha impostato il progetto su due binari: crescita del settore giovanile alla base e potenziamento della prima squadra anno dopo anno. La Roma è uno dei modelli da seguire, non solo in Italia: il dipartimento femminile conta al momento circa 200 tesserate, dai 7 anni ai 35 anni, tra queste ci sono 13 ragazze del convitto a studiare al liceo scientifico sportivo di Trigoria al mattino e poi ad allenarsi al Giulio Onesti nel pomeriggio. In prima squadra ci sono prodotti dell'academy, come Giada Greggi, o talenti mondiali come la spagnola Vicky Losada, ex capitano del Barcellona con il quale ha vinto tutto, anche la Women’s Champions League nel 2020-21, e con esperienze anche negli Stati Uniti nel Western New York Flash, e in Inghilterra con Manchester City e Arsenal.
SPUGNA E L'ALCHIMIA - E' stata Bavagnoli a scegliere Alessandro Spugna come allenatore, nel giugno 2021. Un attestato di stima per un profilo valido, ma con esperienze solo con l'Empoli e nel settore giovanile della Juventus. Una scommessa vinta, il tecnico torinese ha proposto fin da subito un gioco verticale, valorizzando le risorse messe a disposizione del club e creando un'alchimia con il gruppo, attraverso il dialogo e il confronto. Perchè, come confessato in un'intervista a Vanity Fair, "con i maschi a volte può essere positivo intervenire con parole forti, mentre con le donne paga di più una spiegazione, un confronto pacato". Questo è anche il suo Scudetto.