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  • Romamania: la squadra è forte, si doveva solo cambiare allenatore

    Romamania: la squadra è forte, si doveva solo cambiare allenatore

    • Alessandro Austini
    Non era vero niente. Non era vero che la Roma è una squadra formata da giocatori mediocri. Non era vero che può vincere pensando solo difendersi. Non era vero che Dybala non riesce a giocare tre partite di fila, che Spinazzola è finito, che Celik è scarso, che Paredes e Cristante non possono coesistere a centrocampo, che Pellegrini è un bluff, che Svilar può fare al massimo la riserva, che El Shaarawy è buono solo quando entra dalla panchina. Non era vero che l’unica speranza era aggrapparsi a Mourinho. Non era vero che i tifosi riempivano lo stadio soltanto per lui. Non era vero che i risultati in Europa erano esclusivamente merito suo. 



    DDR OK - Ci eravamo convinti tutti, giornalisti compresi, di un destino segnato da problemi oggettivi irrisolvibili. Invece bastava semplicemente avere il coraggio di cambiare. Affidarsi a un allenatore pieno di voglia e di concetti evoluti da trasmettere ai giocatori, che si è messo a studiare prima di iniziare una nuova carriera e sin dal primo giorno ha fatto lavorare la Roma in un altro modo, per più tempo, ogni giorno. A Trigoria la durata degli allenamenti è raddoppiata rispetto a prima per migliorare una condizione fisica insufficiente, ma De Rossi ha fatto soprattutto un grande lavoro sulla testa dei singoli, perché così funziona in ogni sport: l'autostima, la conoscenza e la fiducia fanno la differenza nella prestazione degli atleti. 
    Contro il Brighton la Roma ha giocato una partita seria, intelligente, di sacrificio e di movimenti coordinati, di lotta e di qualità. Questa squadra trasformata si sta guadagnando anche la fortuna. Giocando così bene, la Roma si merita che il quasi-autogol di Ndicka venga annullato da un palo e che Dybala e Mancini fossero in gioco per pochi centimetri sul primo e terzo gol. 

    RDZ KO - Dalla sfida dell'Olimpico esce a pezzi De Zerbi, oltre i demeriti suoi e della squadra. È stata una partita tra due squadre moderne, che hanno un'idea e la portano avanti a prescindere dal risultato. La differenza l'ha fatta la qualità superiore e l'esperienza dei giallorossi, oltre qualche assenza pesante tra gli inglesi. 
    Verranno nuove occasioni per il Brighton, mentre la Roma ha un meraviglioso presente da coltivare. Perché adesso ha capito che non era vero niente di quello che si diceva appena 50 giorni fa. 
     

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