Calciomercato.com

  • Getty Images
    La Roma a Leicester per la Conference ma Mourinho ha già vinto

    La Roma a Leicester per la Conference ma Mourinho ha già vinto

    • Gianni Visnadi
      Gianni Visnadi
    La Roma ha vinto il giorno in cui ha portato Mourinho sulla sua panchina, tornando al centro dell’attenzione mondiale. Mourinho ci ha messo un po’ di più, ha perso molto in avvio, subìto critiche giuste e non solo, eppure a poche partite dalla fine della sua prima stagione in giallorosso anche lui sa già di avercela fatta, di avere vinto l’ennesima partita. E tutto ciò anche prima di sfidare il Leicester, in palio la finale della Conference League. Perché ha conquistato Roma e i romanisti, e poteva non essere semplice, e ha convinto i Friedkin a nuovi e più ricchi investimenti. La Roma che verrà sarà più forte di questa, con o senza Zaniolo, che poi non è uno che abbia fatto tanto volte la differenza.

    Quattro anni fa, la Roma giocava la semifinale di Champions League contro il Liverpool, dopo aver eliminato nei quarti il Barcellona, in una delle notti più epiche della sua storia. Quella squadra guidata da Eusebio Di Francesco, lui per primo disperso nell’anonimato, si è sostanzialmente dissolta tra ritiri illustri, cessioni e fallimenti e oggi è riassunta dal capitano Pellegrini e l’eterno incompiuto El Shaarawy.

    Abraham e Mkhitaryan, Smalling e Zaniolo ma la stella resta Mourinho come nessun altro in Europa: qual è un altro allenatore così tanto accentratore di attenzione? È la Roma di Mourinho, com’è stata l’Inter di Mourinho, nonostante Eto’o, Milito e tutti gli altri. C’è un brandello di Italia ancora in corsa in Europa e c’è Mourinho a rappresentarla. Chi può negarlo? Mourinho comunica tanto e lo fa a modo suo. Ruvido e furbo, spesso irritante, sa lisciare il pelo ai tifosi e fare il contropelo agli avversari. Parla di arbitri e di budget quando perde e anche per questo riesce a farsi amare dai suoi giocatori.

    C’è qualcuno che pensa che la Roma attuale potesse lottare per un posto nella prossima Champions? Restare in Europa era l’obiettivo concreto e Mourinho lo sta centrando. Vincere la Conference, l’ultima delle coppette, avrebbe valore simbolico e sarebbe di auspicio, ma non farlo non può sporcare il bilancio di Mourinho.
    @GianniVisnadi
     

    Altre Notizie