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    La prima volta di 'Re Pietro' Iemmello: dall'interesse Juve al gol col Sassuolo

    La prima volta di 'Re Pietro' Iemmello: dall'interesse Juve al gol col Sassuolo

    • Alessandro Di Gioia
    Pietro Iemmello è tornato Re: come l'anno scorso, a Foggia, in Lega Pro. Quarantadue presenze, trentasette gol con la maglia dei rossoneri pugliesi, che l'hanno eletto a vero e proprio idolo della tifoseria e gli hanno assegnato il soprannome di "Re", a voler rendere l'idea dello strapotere fisico e tecnico di questo attaccante nato a Catanzaro nel 1992, centravanti vecchia maniera, arrivato in Emilia da comprimario ma già lanciato più volte da Di Francesco in questo ottimo inizio di campionato del Sassuolo. Il tecnico abruzzese lo ha preso sotto la sua ala protettiva e lo sta gradualmente inserendo in squadra, contando anche sulla personalità di Iemmello. Il debutto? Allo Juventus Stadium, contro i bianconeri: non un esordio da poco. Ma Re Pietro, abituato alla torcida dello Zaccheria, non ha tradito le attese. E ieri ha realizzato la sua prima rete in campionato, che è valsa i tre punti nel match contro il Crotone, allo scadere: una gara nella quale i neroverdi erano rimasti impantanati. a causa della rete dell'ex Falcinelli (lasciato partire proprio per tenere Iemmello), ma che il catanzarese ha risolto, come spesso gli capita, grazie ad un gol.

    DA FOGGIA AL CROTONE SFIORATO, PASSANDO PER LA SPEZIA - Eppure la sua non era stata un'estate semplice, anzi: prima la volontà di rimanere a Foggia, per provare a conquistare con gli amici Sarno e Vacca quella Serie B sfuggita solo ai playoff l'anno scorso, contro il Pisa di Gattuso. Iemmello si è immedesimato moltissimo nel club pugliese, identificato come simbolo dalla tifoseria dei Satanelli. Quarto nella classifica marcatori all-time del club rossonero con 53 reti, primo dal 1960 in poi. Poi la querelle con lo Spezia, proprietario del suo cartellino, che lo voleva riportare in Liguria senza concedergli la possibilità di tornare in Puglia e lo ha anche fatto esordire in Serie B, contro la Salernitana. Ma Re Pietro proprio non ci voleva sentire. In ultimo, la conclusione, a lieto fine: a 24 anni il debutto in Serie A e la prima rete, contro i pitagorici del ds Ursino, che ha provato a prenderlo per tutta la calda stagione. 

    INTER E JUVE NEL DESTINO, MA IL PALERMO... - Tifoso dell'Inter, ha un ottimo rapporto con De Zerbi, atuale allenatore del Palermo, che ha anche pensato di portarlo in Sicilia, a gennaio. Il suo agente, Luigi Pennacchi, ha commentato così l'epopea estiva di Pietro: "Pietro gioca in Serie A, dove merita di stare. E' un percorso di crescita, che lo ha portato fino a qui, ad essere uno dei migliori attaccanti in circolazione. Angelozzi (direttore sportivo del Sassuolo, ndr) lo ha sempre seguito, anche a Foggia. L'operazione che lo ha portato in Emilia non è stata semplice, ma ora va tutto bene. Il Sassuolo è una realtà importantissima, seconda solo alla Juventus (che in estate lo ha seguito, ndr) in questo momento, per quanto riguarda la crescita dei giovani italiani. Puà finalmente dimostrare il suo valore". Per diventare Re, anche in Serie A: Iemmello è pronto a prendersi tutto. 

    @AleDigio89


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