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La Polizia elogia Bakayoko: 'Avrebbe potuto alzare la voce, si è comportato da cittadino modello'
Dopo il polverone sollevato dalle immagini diffuse in rete nelle scorse ore, sembra essere rientrato il caso che ha visto protagonista, suo malgrado, il centrocampista del Milan Tiemoué Bakayoko. Il fermo a cui era stato sottoposto nella notte dello scorso 3 luglio per uno scambio di persone ha creato una grande eco mediatica nei confronti della Polizia che, dopo aver fornito la propria versione dei fatti, è tornata a parlare in giornata per bocca di Girolamo Lacquaniti, portavoce dell'Associazione Nazionale Funzionari di Polizia.
LA RICOSTRUZIONE - Ai microfoni di New Sound Level, Lacquaniti ha elogiato il comportamento tenuto nell'occasione da Bakayoko: "La sala operativa della Questura di Milano aveva diffuso una nota con quale segnalava che c’era stata una rissa con sparatoria e si ricercava un suv con a bordo persona di colore con una maglietta verde. Esattamente il tipo di auto, il tipo di abbigliamento e le caratteristiche del giocatore del Milan. Le procedure d’intervento che gli operatori hanno applicato sono quelle standardizzate, quando s'interviene su soggetti sospetti ritenuti armati. Bakayoko aveva tempi, modi e mezzi per levare la sua voce, ma del resto è stato il primo a capire perché gli operatori di Polizia hanno agito così".
Lacquaniti ha aggiunto: "Ne approfitto per fargli i complimenti: non ha detto ai poliziotti frasi come ‘Voi non sapete chi sono io, vi faccio passare i guai’... è stato collaborativo, ha capito la dinamica degli eventi. Se non ci fosse stato il video nessuno avrebbe detto nulla perché non c’era nulla da dire e il giocatore del Milan è il primo a saperlo. Merito a lui che si è comportato da cittadino modello, mostrando collaborazione, comprendendo la situazione ed evitando qualsiasi forma di polemica".
LA RICOSTRUZIONE - Ai microfoni di New Sound Level, Lacquaniti ha elogiato il comportamento tenuto nell'occasione da Bakayoko: "La sala operativa della Questura di Milano aveva diffuso una nota con quale segnalava che c’era stata una rissa con sparatoria e si ricercava un suv con a bordo persona di colore con una maglietta verde. Esattamente il tipo di auto, il tipo di abbigliamento e le caratteristiche del giocatore del Milan. Le procedure d’intervento che gli operatori hanno applicato sono quelle standardizzate, quando s'interviene su soggetti sospetti ritenuti armati. Bakayoko aveva tempi, modi e mezzi per levare la sua voce, ma del resto è stato il primo a capire perché gli operatori di Polizia hanno agito così".
Lacquaniti ha aggiunto: "Ne approfitto per fargli i complimenti: non ha detto ai poliziotti frasi come ‘Voi non sapete chi sono io, vi faccio passare i guai’... è stato collaborativo, ha capito la dinamica degli eventi. Se non ci fosse stato il video nessuno avrebbe detto nulla perché non c’era nulla da dire e il giocatore del Milan è il primo a saperlo. Merito a lui che si è comportato da cittadino modello, mostrando collaborazione, comprendendo la situazione ed evitando qualsiasi forma di polemica".