La partita di Higuain: Juve-Napoli si apre e si chiude nel segno del Pipita
La partita di Gonzalo Higuain è finita prima ancora del fischio d'inizio. O per meglio dire, una delle partite giocate da Higuain. Quella iniziata di fatto il 26 luglio in maniera ufficiale, dopo un ampio pre-partita fatto di indiscrezioni, trattative, bugie. E tanti, tanti soldi. La partita di Gonzalo Higuain, quella partita, è finita mentre tutti andavano a schierarsi in campo: lui invece si è smarcato con una rapida serpentina di tutti i fantasmi e le critiche, raggiungendo Maurizio Sarri per un abbraccio che sa di pace. Almeno tra loro due. La pace con il popolo napoletano difficilmente scoppierà, impossibile che accada con De Laurentiis ad esempio, anche perché quando è iniziata l'altra partita, quella del campo, purtroppo per Sarri e il Napoli tutto, Higuain alla fine della fiera ha fatto l'Higuain.
UN LAMPO, CHE LAMPO – Occhi puntati, tutti su di lui. Che è uno abituato a non farsi prendere dalle emozioni, uno freddo a dispetto del sangue latino. Ma che è apparso inevitabilmente diverso dal solito, nervoso no ma agitato sì. Anche perché l'accoglienza dei suoi ex compagni non è stata di quelle particolarmente tenere. Prima palla giocabile dopo 5 minuti, conclusa con un fallo di Koulibaly che lo ha accompagnato a lungo in questi novanta minuti. La tensione di Higuain è poi fotografata da due giocate tra il 10' e l'11', che lo vedono stranamente impreciso anche in nel gestire dei palloni facili: prima innesca il contropiede avversario, poi gestisce male una ripartenza potenzialmente molto pericolosa della Juve in superiorità numerica. Al 23' è Khedira a premiarne il taglio, Chiriches a stopparlo sul più bello. Poi più nulla, ancora un mezzo guizzo al 57' in area ancora contrastato da Koulibaly. Minuto dopo minuto, in sostanza, la prima di Higuain contro il Napoli sembrava un flop totale: fantasma allo Stadium contro il Napoli, dopo essere stato un fantasma a San Siro. Ma al 70' la storia cambia: prende palla, disegna un assist liftato in profondità per Khedira che Ghoulam gli restituisce, il tempo di prendere la mira e infilare Reina. Tutto Higuain in una manciata di secondi, tutta l'altra partita di Higuain in un solo lampo. Decisivo. Sotto ogni punto di vista. Forse il gol più pesante di tutta la sua carriera, per tutti i significati che si porta appresso. E poco importa se non c'è stata esultanza apparente, per lui han fatto festa tutti i compagni e tutti i tifosi. Dentro, l'urlo del Pipita sarà esploso forte come non mai. Da qui si riparte, verso altre nuove partite: in attesa della prossima in Champions contro il Lione, poi ne è già partita un'altra parallela che si concluderà solo all'ingresso sul terreno di gioco del San Paolo. Ma si tratta già di un'altra storia. Quella di oggi ha Higuain protagonista assoluto. Che lo si veda come eroe o antieroe, la favola è tutta del Pipita.
@NicolaBalice