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    La malattia di Putin: ecco come stanno davvero le cose

    La malattia di Putin: ecco come stanno davvero le cose

    • Giuseppe Geraldi
      Giuseppe Geraldi
    Tanti politici, esperti, storici hanno spiegato le cause geopolitiche della guerra russo-ucraina ma per alcuni ci sono delle motivazioni che vanno oltre il potere e le strategie. Si sono fatte largo nuove ipotesi, strettamente legate alla figura di Vladimir Putin, leader russo temuto in tutto il mondo. Il Daily Telegraph, autorevole quotidiano britannico, ipotizza che la salute di Putin sia fortemente compromessa. 

    Due giornali inglesi hanno avanzato l’ipotesi che il capo del Cremlino è malato di cancro all'intestino e sta morendo. Il dolore della malattia sarebbe addirittura così insopportabile da portarlo fino alla pazzia. Togliendo le teorie, senza prove certe dei due quotidiani britannici, in effetti, l'intelligence occidentale si occupa anche di questo ed è arrivata alla conclusione che Putin qualche problema di carattere fisico lo abbia e che questa malattia potrebbe, all’atto pratico, influenzare le sue decisioni e i suoi comportamenti. 

    Autorevoli fonti di intelligence occidentale direttamente impegnate nel dossier ucraino commentano così: "Abbiamo sentito che ha un problema con una gamba e che fatica a controllare una mano, il che potrebbe indicare un lieve ictus o forse il Parkinson. Ma non abbiamo sentito che sia gravemente malato". Un profilo psicologico, con finalità diagnostiche, era stato stilato addirittura dalla CIA, tramite un’apposita unità speciale affidata alla direzione dell’esperto di psicologia politica Jerrold Post.

    È stato notato in particolare il gonfiore sul viso del leader russo. Questa sembrerebbe una prova, per alcuni, degli effetti che i medicinali hanno sul suo corpo. Perciò vivrebbe in uno stato costante di dolore che lo porterebbe a compiere scelte politiche discutibili e comprometterebbero le sue capacità di giudizio e di governo. Di conseguenza, tutto questo si rifletterebbe sul suo umore e sul modo che sta avendo di affrontare la guerra contro l’Ucraina. 

    Un altro aspetto da sottolineare è il comportamento solitario di Putin. Dall'inizio della pandemia si è ritirato nella dacia, frequenta poco il Cremlino, e vede raramente altre persone. Secondo l’intelligence questo isolamento potrebbe avere ripercussioni sulle sue decisioni e aumentare ancor di più la distanza dalla realtà nelle strade russe o ucraine, così come nei palazzi del potere. Anche le suggestioni nate dalla distanza a cui tiene tutti coloro che vogliono parlarci o avvicinarsi sono oggetto di discussione. Potrebbe essere la paura del Covid, ma secondo alcuni Putin avrebbe già contratto il virus. Tutto questo è comunque stato smentito dal Cremlino, riservato e teso sempre a mantenere un profilo basso. Proprio a causa di questo modus operandi del presidente, sarà difficile scoprire la verità.

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