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    La Lazio sgretola la Fiorentina e si rilancia per l'Europa. Cabral spaesato: il dopo Vlahovic inizia malissimo

    La Lazio sgretola la Fiorentina e si rilancia per l'Europa. Cabral spaesato: il dopo Vlahovic inizia malissimo

    • Renzo Parodi
      Renzo Parodi
    Un, due, tre: la Lazio c’è. Il 3-0 del Franchi – povera Fiorentina, inizia malissimo il dopo-Vlahovic – rilancia la pattuglia biancazzurra in zona Europa. Agganciata la Roma al sesto posto in classifica. Svaniti, forse, i fumi malmostosi della tifoseria dell’Aquila, in contestazione permanente a Lotito, accusato di non aver rinforzato la squadra sul mercato di gennaio. Milinkovic-Savic e Immobile (una volta e mezzo, il secondo gol del capitano è più un’autorete di Biraghi) nella ripresa aggiustano la mira a giustiziano una Fiorentina calante. Facile adesso dare addosso a Commisso. Perdere Vlahovic è oggettivamente una jattura e il suo sostituto, il nerboruto ma ancora spaesato brasiliano Cabral, lo ha ovviamente fatto rimpiangere. Appena un colpo di testa a bersaglio – parata di Strakosha nel primo tempo - e poi addio, stritolato nella morsa Patric-Luiz Felipe. Alla Viola non serve il salvatore della patria, serve ritrovare distanze e misure nel gioco audace ancorché rischioso predicato da Italiano. Episodio chiave del match, il rigore prima concesso da Orsato e poi cancellato dopo una rapida consultazione al video sollecitata da Chiffi, al Var, per una collisione in area di rigore fra Castrovilli, subentrato a Duncan e Luis Felipe. Si stava sullo 0-1 per la Lazio e il penalty avrebbe potuto riequilibrare il risultato. E però nessun dubbio sulla congruità del verdetto finale. La Viola era rimasta in partita per tutto il primo tempo grazie alle paratone di Terracciano su Pedro (due volte) e Immobile. Alla lunga ha pagato dazio alla superiore organizzazione tattica della Lazio, e al gioco fluido e incisivo orchestrato alla grande da un Luis Alberto, finalmente al livello della propria fama. Sarri avrà preso buona nota.

    La serata per la Fiorentina finisce malissimo, espulso al 90’ Torreira per doppia ammonizione (scorrettezze e poi proteste) e con l’uruguagio a La Spezia, lunedì prossimo, mancherà anche Bonaventura ammonito da Orsato, diffidato andrà in squalifica. A Italiano tornare sul sentiero di casa non equivarrà ad una passeggiata e già gli fischiano le orecchie. La corsa alle coppe europee non è compromessa, c’è da recuperare la gara con l’Udinese e insomma guai ad abbattersi. Si fanno voti che i bollenti spiriti die tifosi fiorentini non esagerino con cachinni ed esternazioni velenose e fuori dalle righe all’indirizzo della proprietà Yankee. O in riva all’Arno forse si pensa di essere destinati a lottare per lo scudetto in virtù della grazia infusa dal cielo?

    L’inizio del match scorre su ritmi placidi, le squadre si studiano, si prendono le misure, mettono a punto il pressing, peraltro blando, guai a scoprirsi, l’avversario ne approfitterebbe per colpire in verticale, Italiani schiera un po’ a sorpresa Nastasic per Igor e Callejon per Ikonè. Esordio per il brasiliano Arthur Cabral, l’altro Cabral, il laziale si accomoda in panchina. Sarri ripresenta Lazzari sulla linea dei difensori e Leiva per Cataldi nei panni del metronomo di centrocampo. Passano quasi venti minuti di soporifere, innocue manovre e finalmente arriva la prima palla-gol, il testone dell’aitante Cabral svelle un bel cross del solito chirurgico Biraghi ma la direzione della sfera è centrale e Strakosha se la cava.

    Moduli a specchio, 4-3-3 di qua e di là, la Lazio è più manovriera, innescata dalle intuizioni fulminee di Luis Alberto, tornato vicino ai suoi migliori standard di rendimento. La Fiorentina non ha l’equivalente dello spagnolo in mezzo al campo, il piccolo trotterellante Torreira si industria a cucire la manovra ma deve badare agli strappi dell’avversario, il vero “hombre orquestra” della partita. Luis Alberto si concede anche due-tre strappi micidiali, nel momento migliore della Lazio, attorno alla mezz’ora del primo tempo. Innesca in contropiede il destro di Immobile che spara su Terracciano (brutto pallone perso da Torreira sulla trequarti biancazzurra) e poco dopo pesca in area il tarantolato Pedro che imita il capitano sparando sul portiere un pallone che avrebbe meritato miglior sorte. Il quarto ‘ora biancazzurro si conclude al 45’ con la terza occasione da gol capitata a Pedro, il suo tap in di testa è debole e Terracciano se la cava. In mezzo a tanta Lazio concentrata ad offendere la Fiorentina macina più gioco ma senza trovare grandi spunti offensivi. L’unico che affonda in verticale, palla al piede, è il velocissimo Sottil, bene assistito da Biraghi. Sulla sinistra viola i due stringono Lazzari nella morsa e non sempre l’esterno difensivo di Sarri riceve la dovuta assistenza da Milinkovic-Savic o Lucas Leiva, incaricati di raddoppiare sulle iniziative viola, allargandosi in fascia. Un paio di conclusioni a rete scentrate di Bonaventura e Torreira sono le uniche mezze occasioni di disturbo per Strakosha. Gioco speculare, partorito dal basso secondo istruzioni dei due tecnici, con la differenza che la Lazio sa sfondare le linee avversarie con ripartenze fulminee negli spazi e la Fiorentina invece traccheggia facendo giro palla. Al riposo lo 0-0 sta stretto alla squadra romana che molto ha osato e poco ha raccolto anche per l’imprecisione al tiro dei suoi attaccanti: e per la bravura del portiere della Fiorentina.

    Ripresa e la Lazio schizza subito avanti. Assist tranciante di Zaccagni per Milinkovic Savic, centravanti-civetta liverato in area dall’arretramento di immobile, tocco lieve e addio Fiorentina. Ancora un miracolo di Terracciano su Pedro (erroraccio di Torreira in uscita e non è il primo) quindi al 18’ l’episodio del rigore non rigore. Lo scontro petto contro petto fra Castrovilli e Luiz Felipe è evidente ma il laziale non si muove ad intercettare l’avversario; Orsato, spedito da Chiffi a rivedere l’azione, si rimangia il penalty. Domanda a Trentalange e Rocchi: per caso il fallo di ostruzione è stato cancellato dal regolamento?

    Da qui in poi tanta Lazio, sul velluto e Fiorentina in affanno. Sostituzioni di qua e di là, l’inerzia del match è tutta biancazzurra e l’epilogo segnato con la matita rossa. Spunta qua e là qualche spigolo proibito, Orsato sventola un po’ di gialli e placa i bollenti spiriti. Al 25’ il lancio dalle retrovie di Patric pesca Immobile vis a vis con Nastasic, l’attaccante vince il corpo a corpo col difensore, controlla il pallone entra in area e fulmina Terracciano. Fine dei miracoli del portiere viola. Ancora Immobile fa la lepre dieci minuti dopo sull’assist prelibato di Zaccagni (che piede l’ex Verona!), scarta Terracciano si allarga e calcia, Biraghi prova a respingere il pallone e lo deposita nella propria porta. Autorete, a occhio e croce. Il pallone sarebbe finito a lato. La Viola è sparita dal campo e gli ingressi in campo di Piatek e Ikoné sono pannicelli caldi. La Lazio si diverte, Basic si mangia il 4-0 (ancora grande Terracciano). Sarri prende appunti masticando il mozzicone di un sigaro immaginario e chissà le risate di Lotito, sul divano di casa, mentre affila il coltello in vista dell’assemblea di Lega di lunedì. Come diceva il Gattopardo? Ah sì, nel calcio la rivoluzione la faranno domani.


    :(actionzone)


    IL TABELLINO

    Fiorentina-Lazio 0-3 (primo tempo 0-0)

     
    Reti: 7’ s.t. Milinkovic-Savic, 26’ s.t. Immobile, 36’ s.t. aut. Biraghi (L)
     
    Assist: 7’ s.t. Zaccagni, 26’ s.t. Patric
     
    Fiorentina (4-3-3): Terracciano; Venuti, Milenkovic, Nastasic, Biraghi; Bonaventura (76’ Ikoné), Torreira, Duncan (14’ s.t. Castrovilli); Callejon (14’ s.t. Gonzalez), Cabral (76’ Piatek), Sottil. All.: Italiano.
     
    Lazio (4-3-3): Strakosha; Lazzari (dal 24’ s.t. Hysaj), Luiz Felipe, Patric, Marusic; Milinkovic-Savic, Leiva (14’ s.t. Cataldi), Luis Alberto; Pedro (15’ s.t. Anderson), Immobile, Zaccagni. All.: Sarri.
     
    Arbitro: Orsato di Schio.
     
    Ammoniti: 30’ p.t. Leiva (L), 46’ p.t. Pedro (L), 5’ s.t. Bonaventura (F), 10’ s.t. Torreira (F), 22’ s.t. Lazzari (L), 38’ s.t. Patric (L)
     
    Espulsi: 40’ s.t. Torreira (F)

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