La Lazio fa il pieno di gioia e di soldi
Casse piene a Formello. Questa Coppa Italia ha un effetto domino grande così. Soldi, abbonamenti, ritiro, in definitiva entusiasmo: forse è proprio quest’ultima la parola chiave. Entusiasmo ora, nel pensare al futuro, non solo nel ricordo di quello che è stato domenica scorsa.
Il ritiro
Entusiasmo che ha spinto ieri i tifosi del Lazio club San Lorenzo ad appendere un’altra targa celebrativa a Formello: «4 su 5», c’era scritto. Entusiasmo che ha portato due sere fa il d.s. Igli Tare e il tecnico Vladimir Petkovic a parlare a lungo, a buttare giù le linee guida della Lazio che verrà. Non solo mercato, ma programmazione, organizzazione. Ad esempio il ritiro di Auronzo, che dovrebbe essere programmato dal 10 al 25 luglio. Il condizionale è d’obbligo, perché la decisione finale sulla partenza è appesa a quella sulla Supercoppa: il luogo della sfida con la Juventus inciderà infatti sul ritiro veneto. Lunedì in Consiglio di Lega si parlerà quasi esclusivamente di questo. Il club bianconero è contrario all’ipotesi Pechino, Lotito è invece irremovibile sulla volontà di giocare in Cina. «Noi possiamo giocare anche in America purché i ricavi siano gli stessi previsti per Pechino (1 milione e 650 mila euro per squadra, ndr). C’è chi pensa al problema proprio, io non ho preso impegni all’estero per senso di responsabilità », ha detto il presidente. E il riferimento non è casuale. La Lazio aveva praticamente chiuso un accordo per giocare in Ecuador un’amichevole della «Copa Euroamericana» e agganciare alla partita una tournée in Sudamerica, ma l’ipotesi è praticamente sfumata. Lo scenario ad oggi è questo: in caso di Supercoppa in Cina (o comunque all’estero) il 10 agosto, la Lazio sarà in ritiro ad Auronzo dal 10 al 25 luglio. Se invece prendesse corpo l’ipotesi italiana o comunque una pista ad oggi sconosciuta ma comoda dal punto di vista logistico il ritiro slitterebbe in avanti di 45 giorni: via il 15 luglio, ritorno a Roma il 30.
I soldi
Lunedì sarà dunque il giorno. Nel frattempo due conti si possono già fare: la Lazio ha incassato 2,5 milioni di euro per la vittoria in Coppa e 1,3 milioni di quota incasso. A questo vanno aggiunti altri 1,3 come bonus Uefa per l’ingresso nella fase a gironi dell’Europa League: totale sicuro di 5,1 milioni. E poi c’è il nodo Supercoppa: se fosse Pechino, arriverebbero in cassa altri 1,650 milioni. Ma l’effetto domino è a 360 gradi. Coinvolge la campagna abbonamenti, ad esempio: dopo la Coppa Italia del 2009 la Lazio registrò un +12,5%, facile immaginare che la quota di 20.150 di un anno fa sarà ampiamente superata. Facile pure pensare che la Coppa Italia sarà il minimo comune denominatore dell’estate della Lazio: intorno al successo ruoterà anche l’organizzazione della presentazione estiva. Proprio vero: sarà un crescendo d’entusiasmo.(Gazzetta dello sport edizione Roma)