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La Juventus saluta Higuain: 'Grazie di tutto'
Due stagioni, altrettanti Scudetti e Coppe Italia, un percorso importante in Champions League, con una Finale disputata a Cardiff, ma non solo.
I cammini della Juventus e di Gonzalo Higuain, dall’estate 2016, sono stati uno solo, ed è proprio il momento in cui stanno per separarsi (dal prossimo anno Gonzalo giocherà nelle fila del Milan), quello più utile per ricordare quanto sia stato determinante per i trionfi e le imprese bianconere.
Fin da quel primo match, a inizio campionato 2016/17: Higuain entra a partita in corso e ci mette pochi minuti per prendersi la gara, segnandone il gol decisivo. Quello era il primo gol del Pipa in bianconero… ma cosa dire dell’ultimo, la rete a San Siro qualche mese fa, quella dell’incredibile 2-3, quella che, a conti fatti, ha significato lo Scudetto del #MY7H?
Sono due esempi non casuali, che confermano in modo netto come Gonzalo sia stato, in queste due stagioni, qualcosa in più di un fenomenale attaccante: Higuain è stato grinta, classe, visione, voglia di vincere. Punti fermi del suo essere calciatore, che ha messo in pratica sempre, ogni giorno, in partita o in allenamento.
Il Pipa è, semplicemente, il Pipa: 105 presenze (unico bianconero che ha superato la soglia delle 100 partite in 2 stagioni), 55 gol (più di ogni altro compagno), 11 assist e ben 95 occasioni create nella sua esperienza juventina.
Ma, come sempre accade, i dati da un lato si contano, ma dall’altro si soppesano. E i gol di Gonzalo sono spesso stati decisivi nelle partite chiave, quelle che ti avvicinano a vincere un trofeo (la doppietta nella semifinale di Tim Cup 2016/17, per esempio), o cambiano letteralmente il volto di un campionato (tutti abbiamo nel cuore e nella mente il suo gol al San Paolo di Napoli, in una partita di importanza enorme).
Gonzalo è stato tanto, tantissimo per noi in queste due stagioni. E c’è una sola parola che possiamo dirgli, oggi che le nostre strade si separano.
Grazie. Di tutto.".