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  • La Juventus non si sente in emergenza: riposo per la squadra e riunioni rimandate. La gestione del ko

    La Juventus non si sente in emergenza: riposo per la squadra e riunioni rimandate. La gestione del ko

    • Cristiano Corbo, inviato a Torino
    Nessun cambio di piani, nessuna risposta emergenziale. Semplicemente, la Juventus fa spallucce alle spalle al muro: prova a guardare oltre, a evitare di ingigantire una cosa che però gigante resta. Juve-Atalanta segna il quinto ko più largo della storia dei bianconeri, per tornare a una roba così serve tornare a quasi 60 anni fa. Thiago Motta ha fatto la storia, all'opposto di come in realtà immaginava. E adesso? Adesso la versione ufficiale è guardarsi tutti negli occhi, dirsi che c'è ancora spazio per rialzare la testa, possibilmente farlo. Altrimenti tocca prendere scelte oggi definite "dolorose", ancora. 

    MINIMIZZATO - Salvo ripensamenti dell'ultim'ora, da parte della società non ci sarà un intervento chiaro o diretto. Non vuol dire però che il ko sia stato digerito in maniera facile, che la notte sia trascorsa tutto sommato serenamente. No, questo è il momento più duro e alla Continassa c'è esattamente questo pensiero a contaminare l'aria. Il tentativo di Thiago Motta di minimizzare l'accaduto è l'abc dei manuali di sopravvivenza, perciò solo apparenza. Piaccia o non piaccia, è stata vista come l'unica strada da percorrere nel caos generale. L'unico modo per gettare acqua sul fuoco, che divampava dentro e fuori lo Stadium. 

    La Juventus non si sente in emergenza: riposo per la squadra e riunioni rimandate. La gestione del ko
    GESTIONE KO - Anche in quest'ottica va letta la decisione di non cambiare il programma già stipulato. Dopo l'ultima batosta, la Juve si era ritrovata per il classico lavoro di scarico, ma soprattutto per fare immediatamente il punto e provare a ricompattare immediatamente l'ambiente, a ricucire subito le ferite di una squadra che sembrava enormemente scossa da quanto accaduto. Era stato deciso dall'allenatore, ma dentro c'era pure la società. E Giuntoli in primis, che con Thiago aveva parlato al termine della partita con l'Empoli e si era ritrovato col tecnico subito l'indomani, alla presenza di Ferrero e Scanavino. Di tutto questo, ecco, al momento nessuna traccia. 

    DA DOMANI - Da domani ripartiranno gli allenamenti, come sempre al mattino e come sempre preceduti dalle parole di Motta. L'invito sarà probabilmente lo stesso degli ultimi stati di crisi: dare il massimo, dimenticare, prendere quest'esperienza e trasformare la rabbia in benzina. Quante volte l'abbiamo già sentito? E quante volte ancora lo sentiremo? A un passo dal patto spogliatoio, l'unica vera differenza potrà arrivare dalle decisioni forti del tecnico, magari - per una volta - svincolato dall'illusione di avere tutto il gruppo dalla sua e pronto a puntare su chi gli potrà dare davvero tutto. Dall'inizio alla fine. Anzi: fino alla fine, che poi si vedrà.


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    Argonauta
    Argonauta

    Richiamante acciuga se vi manca tanto m3vd3

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