Juventus FC via Getty Images
La Juventus che patteggia mette Agnelli contro Elkann: aria tossica in famiglia
Il patteggiamento a livello italiano e poi europeo, con la nostra giustizia sportiva e con il tribunale dell'Uefa è, di certo, la via più logica per affrontare il prossimo futuro senza l'angoscia di una retrocessione o una forte penalizzazione, in questo torneo o nel prossimo campionato, oltre a sanzioni ultra milionarie su un quadro contabile già devastato. Ma questa nuova via politica e legale non sarebbe gradita all'ex presidente che la considera, ovviamente, una ammissione di colpe che lui, al contrario, continua a respingere, pur nell'evidenza di dati e di fatti che avevano portato lui medesimo, insieme con tutto il cda bianconero, a rassegnare le dimissioni evitando colpi di scena inauditi nel caso fosse stato reiterato il reato (si parlò di arresti).
L'aria è sicuramente tossica e il dissidio tra Andrea Agnelli e i nuovi dirigenti, scelti e indicati da John Elkann e dunque sollecitati nella soluzione del patteggiamento, sta offrendo, a porte chiuse ma con molti spifferi, altri problemi interni della famiglia proprietaria della Juventus, prosegue Damascelli.