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  • La Juve ritrova anche McKennie e Kostic, da partenti a 'centrali' sulle fasce

    La Juve ritrova anche McKennie e Kostic, da partenti a 'centrali' sulle fasce

    • Federico Targetti
    Eppure dovevano partire entrambi. Weston McKennie più di tutti, anche più di Filip Kostic, dato che l'americano era sulla lista di quelli che tornavano dai prestiti in Inghilterra solo per essere impacchettati nuovamente per il prossimo acquirente. E così il Tottenham ha riscattato Kulusevski, Arthur è andato alla Fiorentina sempre in prestito con diritto di riscatto dopo il rinnovo di contratto, Zakaria ha salutato in direzione Monaco. Ma McKennie no: su di lui c'era l'Aston Villa, ci ha fatto un pensierino anche la Roma, ma la tournée estiva proprio negli USA ha mostrato ad Allegri che l'ex Schalke può essere utile anche come tornante, in una posizione un po' atipica che però contro la Lazio è risultata illeggibile per il dispositivo arretrato di Sarri. Tutti e tre i gol sono stati caratterizzati da una partecipazione sensibile del "maghetto" che esulta con la bacchetta magica alla Harry Potter quando fa gol. La fascia destra bianconera parla sempre più americano. 

    CHI HA DETTO TERZA SCELTA? - Sulla destra ci può giocare anche Cambiaso, vero e proprio jolly rientrato dal Bologna, impiegato a sinistra nelle prime uscite assieme a Iling Junior: la coppia pareva poter essere questa, con Kostic destinato a unirsi al West Ham nelle ultime ore di mercato. E invece, la duttilità dell'italiano e l'assenza di offerte all'altezza da parte degli Hammers hanno fatto pendere la bilancia dalla parte della permanenza del serbo, che è stato un fattore nella scorsa stagione e può continuare ad esserlo in questa, magari con meno minuti a disposizione ma con la stessa capacità di creare pericoli e armare le conclusioni del connazionale e amico Vlahovic arando la fascia sinistra, come contro la Lazio. 

    IL MERCATO SBAGLIATO - Kostic e McKennie, Chiesa e Vlahovic: tutte le partenze che avrebbero dovuto finanziare la rivoluzione della Juventus alla fine non si sono concretizzate, ma Allegri ha saputo comunque reinventare una rosa che ha accolto in pratica solo due nuovi elementi, i giovani Weah e Cambiaso, rilanciando questi quattro elementi e l'intera squadra verso il secondo posto a sole due lunghezze dall'Inter schiacciasassi di questo primissimo scorcio di stagione. 

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