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La Juve ringrazia Spalletti: con Icardi sta facendo il gioco dei bianconeri
ALLEATO SPALLETTI – L'alleato, per così dire, è sempre più rappresentato da Luciano Spalletti. Al di là della repentina retromarcia relativa all'ultima conferenza stampa, figlia di un'illuminazione forzata che ancora nel post Inter-Lazio non sembrava all'orizzonte, le dichiarazioni e le mosse del tecnico nerazzurro di questi mesi aiutano e non poco la strategia di chi attende alla finestra. La svalutazione del cartellino di Icardi è accentuata anche o soprattutto dalla gestione pubblica che Spalletti ne ha fatto, ogni frecciata equivale ad un forte ribasso del prezzo mentre la società disperatamente prova a salvare il salvabile, ammesso che ci sia ancora qualcosa da salvare. La soglia dei 110 milioni imposta dalla clausola rescissoria (valida solo per l'estero) oggi non sembra trovare riscontro in alcuna offerta, la definitiva cedibilità del giocatore imposta dalla tifoseria nerazzurra toglie ulteriormente potere in sede di trattativa all'Inter.
L'ARMA – Non sembra esserci nessuno pronto ad offrire 110 milioni, per ora. Non sembra esserci nessuno così convinto di spendere così tanto per Icardi, per ora. C'è però una Juve sorniona che ha già compiuto passi importanti. Con un'arma in più: non ha fretta né bisogno proprio ora di Icardi. Perché Ronaldo è Ronaldo, perché Mandzukic è pronto al rinnovo e rappresenta forse la chioccia migliore da affiancare a Kean nel caso in cui restasse, perché Dybala attende con ansia di sapere con certezza il nome dell'allenatore. Su Icardi la Juve resta vigile, ora forzare la mano non avrebbe senso e il tempo scorrendo non può fare altro che abbassare la valutazione dell'ex capitano nerazzurro. Ma alle giuste condizioni, la Juve saprà farsi trovare pronta. E nel caso potrà pensare anche di dire grazie a quello strano alleato che ha incontrato strada facendo.