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Inter, Spalletti: 'Icardi convocato e gioca titolare, Marotta determinante' VIDEO
AI TIFOSI SU FACEBOOK - “Le sconfitte creano sempre presupposti di crescita perché ci metti attenzione e sei meno banale. Rimane l'amarezza dell'aver perso una partita importante, ma possiamo studiarne i particolari. Che partita mi aspetto? Giocheranno con il coltello tra i denti. Prandelli ha fatto vedere di poter mettere sotto anche la Juventus. Impegni ravvicinati? Al contrario di quanto si possa pensare, noi stiamo meglio perché abbiamo recuperato giocatori, anche se gli infortuni di de Vrij e Lautaro diventano difficili perché rimarranno fuori qualche altra partita. Contro il Genoa ci sarà qualche cambiamento come è giusto che sia visto che si sono allenati bene e hanno pretese”.
Genoa-Inter è l'occasione giusta per ripartire e sistemare tutto con la convocazione di Icardi?
“Sono tutte partite importanti da qui alla fine. Con la nostra sconfitta la classifica si è accorciata e adesso sono tutte finali, questa è la prima che affrontiamo. Il Genoa è una squadra che ha fatto bene in tutte le partite, hanno messo sotto una squadra che non aveva perso contro nessuno. Ci sarà subito da combattere dal punto di vista fisico e del temperamento. Chiaro che poi la questione Icardi va approfondita. Icardi è convocato e quello svolto con Marotta è un lavoro determinante. Chi l'ha messa diversamente ha dato una visione distorta della cosa. Si è arrivati a un confronto reale e non virtuale ed è un confronto che mette adesso Icardi nelle condizioni di poter essere d'aiuto alla squadra. Poi se la mediazione è stata voluta per porre delle condizioni, diventa tutto più complicato, perché dietro c'è una squadra che guarda, incluso l'allenatore. Componenti che hanno cuore, occhi e orecchie. Icardi da solo non vale niente, se invece suda con la squadra, allora per noi vale più di Messi e Ronaldo assieme. Questa è una storia da cui ne usciamo tutti sconfitti, ma abbiamo un punto fermo da cui ripartire. Perché c'era da metterlo questo punto. Adesso ripartiamo da terzi in classifica con tutto il potenziale a disposizione e questo ci permetterà di lottare per la qualificazione in Champions. Ci saranno difficoltà, ma se siamo tutti insieme diventa tutto possibile. Icardi è in grado di trascinarla la nostra squadra, ma da dentro, non da fuori. Perché da fuori non ci aiuta”.
Il comunicato della Curva contro Icardi?
“Si sta allenando insieme a noi a non ci manda messaggi social come in passato. Ci ha già riconquistato. Anche ieri è venuto a prendere randellate e a mettere la sua forza. La nostra tifoseria sa capire i segnali corretti, poi è quello che credi che fa la differenza e adesso lui crede nella maniera giusta. In ogni momento e in ogni istante, noi che siamo professionisti dobbiamo stare dalla parte dell'Inter. Io lo farò finché sarò qui”.
Come si fa a trasformare la sconfitta del caso Icardi in una vittoria?
“Siamo già ripartiti con gli ultimi esempi, prima di tutto perché abbiamo messo il punto. Lui si è allenato bene e ha mandato i messaggi giusti. Con lui siamo più forti, per noi è un calciatore da seguire, che diventa fondamentale”.
Questione definitivamente chiusa?
“Si, punto messo da tutte le componenti. C'è bisogno di sudare e allenarsi, serve il profumo dell'erba e la bellezza del calcio giocato. Adesso siamo credibili e dopo l'episodio di domenica ha dato ottimi segnali. I tifosi sanno dare una lettura ai messaggi”.
Dal punto di vista tecnico, come pensi di utilizzarlo?
“Domani sarà titolare. Gioca e poi si vede se bisogna toglierlo”.
Icardi ha detto qualcosa alla squadra?
“I passaggi sono stati tanti, adesso c'è da mettere un punto. Non è stato convocato e ha pagato quello che doveva pagare. Adesso sfruttiamo il lavoro di Marotta, che diventa fondamentale per noi”.