La Juve Quaglia: questa squadra ha una spaventosa fame di vittoria
Implacabile come il suo ruolino di marcia in campionato, dove ha inanellato la quarantatreesima partita di fila senza sconfitte (1 prima di Conte, 42 sotto la gestione del tecnico pugliese), la Juve piega anche un dignitoso Chievo, che il grande Sorrentino ha inutilmente cercato di salvare con le sue strepitose parate.
Ma, troppo evidente è il divario tecnico che separa gli scaligeri dai campioni d'Italia e il risultato finale non rispecchia compiutamente la supremazia a tratti schiacciante dei bianconeri.
Fabio Quagliarella, 3 gol in 3 giorni, uno mercoledì a Stamford Bridge e due stasera in cinque minuti, si è ripreso la Juve al momento giusto e ha infranto il tabù Chievo, prima di stasera capace di inchiodare sistematicamente la Juve sul pareggio a Torino.
Il ritorno dell'attaccante campano è una gran bella notizia per una squadra che non ha un attaccante da 15-20 gol a stagione, ma sopperisce a questa assenza con un gioco frizzante e, a tratti, spettacolare, sorretto da una condizione atletica straripante. E', questa, la caratteristica fondamentale della squadra di Conte così come le reti di Quagliarella non sono mai banali o fortuite, ma, nella maggior parte dei casi, sono sempre bellissime. Lo sa bene il Chievo che Fabio fulminò con un bellisismo tiro da centrocampo quando giocava con la Sampdoria.
La Juve ha imparato subito che cosa significhi ruotare i titolari quando si gioca una partita ogni tre giorni. Inizialmente, i bianconeri hanno cambiato cinque giocatori rispetto alla gara con il Chelsea e sono andati a sbattere contro il muro del Chievo. Hanno avuto la pazienza di aspettare il momento giusto per copire e affondare i rivali. In difesa, Luci, sostituto di Barzagli, è stato protagonista di un'ottima prova
Pogba, classe 1993, da grande vuole fare il vice Pirlo, al quale è stato saggiamente concesso un turno di riposo: il ragazzo soffiato al Manchester United ha fatto ciò che doveva: cose semplici ed efficaci, gioco di prima o al massimo con due tocchi, denotando una forma smagliante
Primi a punteggio pieno con 12 punti in 4 partite, i campioni d'Italia aspettano le risposte di Napoli, Lazio, Samp e possono prepararsi nel migliore dei modi alla trasferta di martedì a Firenze e allo sfida con la Roma in programma 96 ore più tardi. Questa Juve ha una spaventosa fame di vittoria: un propellente che non si trova sul mercato. E, se uno non ce l'ha, difficilmente se lo può dare.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com