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    La Juve non vuole farsi scappare questo Rabiot, anche senza Decreto Crescita: ecco come

    La Juve non vuole farsi scappare questo Rabiot, anche senza Decreto Crescita: ecco come

    • Balice e Gervasio
    Leader, vice capitano, bomber. Adrien Rabiot le ha tutte e si è caricato ancora una volta la Juve sulle sue spalle, portandola a un passo dall'Inter in classifica con un gol fondamentale alla Roma. L'ennesima dimostrazione di una centralità nel progetto bianconero messa però a repentaglio dalla scadenza di contratto a giugno 2024. Lui segna e rimanda il discorso. "Devo ancora parlare con la società, mi trovo bene qui ma ne parleremo più avanti. Voglio godermi tutte le partite, vedremo ma sono felice e tranquillo", ha detto ieri nel post partita a Dazn. Ma i tifosi sono preoccupati di dover salutare tra pochi mesi il loro totem in mezzo al campo.

    RINNOVO - Parole quelle del centrocampista che fanno eco a quelle della madre e agente, Veronique, che all'Ansa poche settimane fa aveva detto: "Adrien non ha preso alcuna decisione sul suo futuro ed è concentrato esclusivamente sul campo e su questa stagione e al momento non ci sono discussioni con nessun club sul futuro". Un discorso in cui ora è da considerarsi un nuovo fattore, quello dalla mancata conferma del Decreto Crescita.

    NIENTE AGEVOLAZIONI - L'addio agli sgravi fiscali per chi arriva da due stagioni almeno di lavoro all'estero impatterebbe anche sul futuro del francese, che ne beneficiava. Ma per la Juve in realtà cambia poco. Il club aveva infatti già preso in esame questa possibilità e messo in preventivo un nuovo investimento per blindare l'ex Psg. L'idea è quella di confermarne l'attuale ingaggio, superiore tra parte fissa e bonus ai 7 milioni netti. A patto che il francese accetti e non sia lusingato da avventure all'estero. La palla insomma, anche senza Decreto, è di nuovo nel campo di Rabiot e la Juve - e i suoi milioni di tifosi nel mondo - sperano in un nuovo oui

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