La Juve non perde con l'Inter se Allegri spariglia le carte: ecco la mossa giusta
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Vogliamo invece provare lo stesso a farne uno sull’imminente Derby d’Italia? La squadra di Allegri sarà anche meno forte della fantastica, incredibile, iperuranica Inter di Inzaghi jr. però questa partita non la perderà. Nonostante qualche cerotto di troppo , la panchina meno profonda e una qualità tecnica non particolarmente eccelsa, questa Juventus – seppur da sfavorita – non uscirà sconfitta dalla sfida coi rivali per antonomasia. Sensazioni.
Perché, dopo gli schiaffoni di Sassuolo, è riuscita a trovare un suo modus vivendi, un saper stare sul campo e gestire le gare come non le riusciva più da un anno a questa parte, così come ha ritrovato quella compattezza di gruppo che era stata una delle caratteristiche delle Juventus vincenti. Tutti per uno, uno per tutti. Ed anche chi gioca meno, quando viene chiamato in causa da comunque il massimo. Vedi Rugani.
Poi è chiaro che se vai ad affrontare l’Inter senza Danilo (assente sicuro) Locatelli (si tenterà il recupero, ma al momento è più no che si) Miretti (incerto) Weah (ancora out) forse anche McKennie (su di lui, però, c’è ottimismo) , le possibilità di vittoria apparentemente si assottigliano.
Attenzione però al rimescolamento delle carte, perché Allegri sta meditando l’allegrata e potrebbe sparigliare. Per esempio, mettendo Rabiot davanti alla difesa, oppure concedendo finalmente spazio a Nicolussi Caviglia che sa fare il player, il mediano e pure il trequartista, e tutto parecchio bene. Dovesse giocare lui al posto di Locatelli non ci sarebbe da spaventarsi, perché il tipo ha personalità e tecnica da vendere.
Eppoi attenti a Kenan Yildiz, il giovane turco che gioca già titolare nella propria nazionale ed intriga non poco il Max, che finora gli ha fatto giocare solo spezzoni ma che contro l’Inter potrebbe farlo partire titolare lì sulla fascia, da sempre il suo habitat naturale.
Nicolussi + Yildiz , un 23enne e un 18enne gettati nella mischia nelle partite delle partite. Potrebbe sembrare anche troppo per uno come Allegri, abituato a centellinare i giovani preferendogli da sempre i giocatori esperti e scafati, eppure stavolta potrebbe andare contro la sua stessa natura e osare. Un verbo, quest’ultimo, che quelli dell’Allegriout ad oltranza non ritengono appartenga al vocabolario allegriano e che invece Max potrebbe andare a declinare a sorpresa nella partita in cui meno te lo aspetti.
Quella in cui potrà tornare a contare anche sul miglior Federico Chiesa possibile, considerando ciò che gli è stato visto fare nelle ultime due partite della Nazionale, dove è stato trascinatore a tutto tondo con gol, dribbling e assist . Praticamente il Chiesa che alla Juventus stavano aspettando dal post infortunio. Già, ma Spalletti lo usa diversamente mentre Allegri lo castra. Risolviamola così: un fuoriclasse – e Federico lo è – sa sempre cosa fare, in qualunque situazione tattica venga inserito. E se Chiesa sta bene, fa la differenza ovunque.
Chiesa + Yildiz + Nicolussi : se Allegri si decidesse a sparigliare, domenica sera la Juventus non perde.