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    La Juve merita più dell'Inter: Pirlo coraggioso, il 3-2 è giusto. Ma il migliore in campo è il Var

    La Juve merita più dell'Inter: Pirlo coraggioso, il 3-2 è giusto. Ma il migliore in campo è il Var

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Nessuna passerella all’Inter neo campione d’Italia. Soltanto un abbraccio iniziale di Pirlo al suo vecchio maestro Conte, perché poi in campo la Juventus pensa soltanto a vincere, riuscendoci nell’incandescente finale quando è in dieci per la frettolosa espulsione di Bentancur e non essendoci più Ronaldo, già sostituito, è Cuadrado a firmare il rigore del decisivo 3-2. Giusto così, comunque, al di là dei tanti episodi discussi e discutibili, con tre interventi decisivi del Var, due volte a favore dell’Inter e una della Juventus, perché i bianconeri cercano di più il successo, indispensabile per conservare ancora qualche speranza, sia pure piccola, di tornare in Champions. In attesa di sapere che cosa faranno il Milan, momentaneamente raggiunto, e il Napoli scavalcato, l’unica certezza è la terza sconfitta in campionato dell’Inter, che non perdeva dal 6 gennaio a Genova contro la Sampdoria e soltanto alla seconda giornata aveva incassato tre gol, quando però aveva battuto 4-3 la Fiorentina. 

    SORPRESA KULUSEVSKI - A dimostrazione del fatto che Pirlo non ha ancora, o peggio non ha mai trovato, una formazione base che lo abbia convinto del tutto, nel 4-4-2 al fianco dell’inamovibile Ronaldo in attacco si rivede a sorpresa Kulusevski e non l’atteso Dybala, o eventualmente Morata. Non è più una sorpresa, invece, l’esclusione di Bonucci perché tra Danilo e Alex Sandro i due centrali sono capitan Chiellini e De Ligt. Al contrario, Conte può presentare la sua collaudatissima Inter con la migliore difesa del campionato composta dal trio Skriniar-De Vrij-Bastoni, un centrocampo a cinque in cui Brozovic dirige le operazioni al centro tra Barella ed Eriksen, con i due esterni Hakimi e Darmian, alle spalle dei titolarissimi Lukaku e Lautaro. Eppure è la Juventus a giocare più dell’Inter, anche se non basta la spinta di Chiesa sulla sinistra perché i due centrali Bentancur e Rabiot giocano a ritmi bassi e senza grandi idee. E così Handanovic non deve mai intervenire perché Skriniar e compagni riescono a rimpallare le rare conclusioni dei bianconeri.

    PRIMO VAR - L’Inter sembra accontentarsi di aspettare la Juventus, senza la rabbia di Conte che vorrebbe vincere sempre, ma la svolta avviene grazie al Var che ferma l’arbitro Calvarese dopo qualche secondo, invitandolo a rivedere al monitor le immagini di un placcaggio di Darmian a Chiellini, giudicato giustamente da rigore, con conseguente ammonizione del nerazzurro. Sul dischetto va Ronaldo, che si fa parare il tiro da Handanovic, ma è pronto a ribattere in rete la sua prima respinta della partita. E’ il 24’ e la Juventus è meritatamente in vantaggio, ma invece di approfittare delle amnesie dei vari Eriksen e Barella continua a giochicchiare e dopo dieci minuti viene raggiunta.

    SECONDO VAR - In una gara tecnicamente deludente, il migliore in campo, anzi fuori campo, è il Var nella persona dell’arbitro Irrati che per la seconda volta richiama Calvarese, convinto dalle immagini a punire con il rigore uno stupido fallo da dietro di De Ligt su Lautaro. Sul dischetto va Lukaku che spiazza Szczesny, fin lì disoccupato, firmando il provvisorio 1-1. E a questo punto la Juventus, che si sente beffata, diventa più concreta.

    SQUILLO CUADRADO - Le due interruzioni per gli interventi del Var allungano il primo tempo di 3 minuti e proprio in pieno recupero la Juventus torna in vantaggio. Ci prova Rabiot di testa, che costringe Handanovic alla prima parata, rigore a parte. Poi arriva la conclusione in corsa di Cuadrado, leggermente deviata, che vale il 2-1. Giusto così, per quello che si è visto nel primo tempo. Conte cerca di cambiare qualcosa, inserendo Perisic all’inizio della ripresa al posto di Darmian. Ma soprattutto al di là questa mossa, si rivede subito un’Inter più viva che non a caso sfiora il pareggio, quando Szczesny esce a vuoto e quando Lautaro da buona posizione calcia alto.

    ROSSO BENTANCUR - Improvvisamente, però, la spinta in più all’Inter la offre la sorprendente decisione dell’arbitro che punisce con un esagerato cartellino giallo Bentancur, già ammonito in precedenza, per un fallo apparentemente non grave su Lukaku. Manca più di mezz’ora alla fine e la Juve è in inferiorità numerica. Pirlo toglie Kulusevski per riequilibrare il centrocampo con l’inserimento di McKennie, con la speranza di difendere il preziosissimo 2-1.

    FUORI RONALDO - Siccome il momento è delicato, Pirlo trova anche il coraggio di togliere Ronaldo che si è visto soltanto in occasione del rigore tra l’altro sbagliato, inserendo Morata. Ma soprattutto il tecnico bianconero non si vergogna di rinforzare il reparto arretrato, rinunciando a Chiesa, per avere un difensore in più, Demiral. Conte ripropone Sensi al posto di Eriksen e poco dopo Vecino al posto di Bastoni. 

    TERZO VAR - Proprio l’ultimo arrivato, l’uruguaiano Vecino, sfiora il pareggio di testa, costringendo Szczesny a una grande deviazione. Passano pochi minuti e il pareggio arriva davvero, con il terzo assist decisivo del Var, perché soltanto le immagini del monitor convincono Calvarese a convalidare l’autogol, prima negato, di Chiellini che non riesce a respingere la deviazione di Lukaku aggrappandosi alla sua maglia e viene anche ammonito. Sul 2-2 sembra finita, ma la Juventus ha il merito di andare nuovamente alla caccia della vittoria che trova grazie a un rigore, stavolta concesso senza l’intervento del Var, per una leggera manata di Perisic a Cuadrado. Senza lo specialista Ronaldo è lo stesso Cuadrado, che non aveva ancora segnato in campionato, a trasformare con freddezza il rigore che vale tre punti e le rinnovate speranze di tornare in Champions. 

    :(actionzone)

    IL TABELLINO

    Juventus-Inter 3-2

    Marcatori:
    pt 24' Ronaldo (J), 35' Lukaku rig. (I), 48' Cuadrado (J); st 40' Chiellini aut. (pro I), 43' Cuadrado rig. (J).

    Juventus (4-4-2): Szczesny; Danilo, De Ligt, Chiellini, Alex Sandro; Cuadrado, Bentancur, Rabiot, Chiesa (25' st Demiral): Kulusevski (13' st McKennie), Ronaldo (25' st Morata). A disp. Pinsoglio, Buffon, Arthur, Ramsey, Dybala, Bonucci, Bernardeschi, Correia. All. Pirlo.

    Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni (36' st Vecino); Hakimi, Barella, Brozovic, Eriksen (28' st Sensi), Darmian (1' st Perisic); Martinez, Lukaku. A disp. Padelli, Radu, Gagliardini, Ranocchia, Young, D'Ambrosio, Pinamonti. All. Conte.

    Arbitro: Calvarese di Teramo.

    V.A.R.: Irrati di Pistoia.

    Espulsi: st 11' Bentancur (J) per somma di ammonizione, 47' Brozovic (I) per s.d.a 

    Ammoniti: pt 13' Kulusevski (J), 23' Darmian (I); st 29' Martinez (I), 32' Bastoni (I), 40' Chiellini (J).

    Note: al 24' Handanovic para un rigore a Ronaldo.


     

     

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