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La Juve media con gli sponsor per salvare Dybala
Come si legge sulla Gazzetta dello Sport, la Juve cerca di assecondare i Dybala. Ma non è facile. Dapprima il clan argentino si avvale di un legale catalano e di un referente italiano. Ma la loro strategia non li convince. Allora entra in scena un legale argentino. Intanto Triulzi si rivolge al Tas per le sue spettanze, mentre gli sponsor (per ora) temporeggiano: anche per il ruolo diplomatico del club di Agnelli. La strategia bianconera tiene in gran conto, infatti, gli interessi trasversali degli sponsor tecnici. La Juve, si sa, ha come partner Adidas, rivale della Puma che vanta un ricco impegno con Paulo. L’ad Beppe Marotta e il suo staff si stanno adoperando per un’uscita soft dall’attuale vincolo. È chiaro, però, che l’entourage di Dybala deve accettare di pagare delle penali per uscire dall’impasse. E magari sedersi attorno ad un tavolo con l’ex agente ormai inviso. Riuscirà a Marotta in quest’opera di buon senso? La Juve tiene aperto il dialogo e spera che il campo aiuti la Joya a ritrovare presto la serenità.
È chiaro, però, che le mosse avventate di Mariano non aiutano nessuno. Ha recentemente fatto tappa a Parigi, come svelato anche da una foto sui Social (ma non ha visto il Psg), mentre in Argentina scrivono di contatti con City e United. La verità è che la Juve non lo tratta con nessuno e il giocatore è il primo a sapere che certe voci false fanno solo il suo danno. Anche perché così c’è il rischio che possa soffrirne la sua valutazione in un momento in cui non sta rendendo ai suoi livelli. E per lo stesso motivo è utile a tutti che la vertenza sui diritti d’immagine rientri al più presto. Con questi presupposti i campioni di Italia fanno molto conto sulla forza dei nervi distesi. Le peripezie di questi mesi dimostrano che Dybala ha bisogno di consulenti in gamba. Sta alla famiglia fare la scelta giusta e in quest’ottica va considerato anche il ruolo della mamma e del fratello Gustavo: soprattutto quest’ultimo ha idee meno oltranziste e preme per una linea più accorta. È presto, però, per prevedere altri cambi di rotta.