La Juve e la tentazione tridente: Fagioli o Chiesa-Vlahovic-Di Maria, il dubbio di Allegri è tutto qui
Nicola Balice, inviato a Torino
La tentazione c'è. E si chiama tridente. L'alternativa è in realtà la prima scelta, almeno per ora: il 3-5-2 con un centrocampista in più (Nicolò Fagioli) e una stella in meno (Angel Di Maria o Federico Chiesa). Le riflessioni della vigilia di Max Allegri ruotano tutte attorno a questa scelta tattica, il dubbio verrà sciolto solo nella giornata di domenica. Intanto alla Continassa è stato provato ancora quel 3-4-3 a trazione anteriore, una scelta che non deve ingannare riguardo a quale Juve poi scenderà in campo dal primo minuto: il tridente è quello che va provato e riprovato, per trovare nuovi equilibri che al contrario l'altro assetto ormai garantisce e non necessita di particolari prove generali alla vigilia. “Il tridente? Non lo so, stamattina abbiamo fatto allenamento, domani mattina deciderò chi far giocare. Sarà una partita lunga, poi ne abbiamo un'altra. Possono giocare insieme ma non so se con la Fiorentina sarà la giornata giusta”, così Allegri a riguardo. Assicurando come non sia una questione di equilibri, semmai di intesa da trovare nella doppia fase. Con una certezza: tridente sì, a patto che tutti diano tutto. “Cambio modulo per il tridente? Si può giocare sia a quattro che a tre dietro. È questione che, per giocare tutti insieme, bisogna tutti darsi una mano. E tutti hanno dato ampia disponibilità”. LA PROBABILE FORMAZIONE – La Juve con il tridente sarebbe quindi così. Juventus (3-4-3): Szczesny; Danilo, Bremer, Alex Sandro; Cuadrado, Locatelli, Rabiot, Kostic; Di Maria, Vlahovic, Chiesa. All. Allegri.
A disp. Perin, Pinsoglio, Rugani, Gatti, De Sciglio, Iling-Junior, Fagioli, Paredes, Soulé, Kean.