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    La Juve di Pirlo è da coppa: ecco perché ora la Champions è davvero possibile

    La Juve di Pirlo è da coppa: ecco perché ora la Champions è davvero possibile

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Due indizi non costituiscono ancora una prova, ma un’indicazione sì. E i due indizi per il futuro della Juventus sono rappresentati dai successi nella Supercoppa italiana contro il Napoli e nella semifinale d’andata di coppa Italia contro l’Inter. Il 2-1 in trasferta a San Siro è una seria ipoteca sulla finale, che vale doppio ripensando alla sconfitta di pochi giorni prima sullo stesso campo, contro gli stessi avversari nerazzurri. Un anno fa la Juventus di Sarri non vinse né la coppa Italia, né la Supercoppa italiana, per cui viene voglia di dire che a metà stagione il debuttante Pirlo è già in vantaggio sul suo predecessore.

    Peccato per lui, però, che la Juventus non sia in testa al campionato come la stagione scorsa, quando la Juve di Sarri aveva 4 punti di vantaggio sull’Inter, che poi salirono a 7 il giorno in cui diventò campione d’Italia. In questo senso il confronto tra la prima Juventus di Pirlo e l’unica di Sarri è impietoso, perché oggi i bianconeri hanno 12 punti meno del campionato scorso, che nella migliore delle ipotesi scenderebbero a 9 se vincessero la gara da recuperare contro il Napoli. Una differenza enorme che suggerisce una considerazione soprattutto ripensando, in generale al diverso approccio che la Juventus di Pirlo ha avuto nelle gare di coppa, e in particolare alla diversa rabbia mostrata da Cristiano Ronaldo contro il Napoli e l’Inter. La considerazione, cioè, che questa Juventus assomiglia a un corridore più adatto a vincere le corse in linea tipo la Milano-Sanremo, che le corse a tappe come il Giro d’Italia.

    Non è normale, infatti, per una squadra come la Juventus perdere così tanti punti per strada, con o senza Ronaldo, toccando più volte il fondo, dallo 0-3 in casa contro la Fiorentina allo 0-2 a San Siro contro l’Inter, per non parlare dei pareggi contro le neopromosse Crotone e Benevento. Con questi precedenti si poteva immaginare che la Juventus incontrasse maggiori difficoltà contro il Napoli e l’Inter nelle gare di coppa e invece, improvvisamente, a prescindere dalle scelte di Pirlo, si è vista un’altra squadra, capace di ottenere due vittorie convincenti. La spiegazione si può trovare nel fatto che Ronaldo è un collezionista di trofei e anche una coppa Italia o una Supercoppa per lui valgono più di una semplice gara di campionato.

    Ma più in generale si può pensare che una squadra senza le certezze del recente passato e con la pancia piena dopo nove scudetti consecutivi si compatta e dà il meglio di sé nelle gare di coppa. Ecco perché nella stagione in cui rischia più delle ultime nove di non rivincere lo scudetto, la Juventus potrebbe avvicinarsi alla conquista della tanto sospirata Champions, a cominciare dalle prossime due sfide contro il Porto che stimoleranno in modo particolare il portoghese, ed ex avversario, Ronaldo. Se poi, nel frattempo, la rincorsa verso il decimo scudetto consecutivo subisse nuovi rallentamenti, a maggior ragione la Juventus potrebbe concentrare tutte le sue energie in Europa. Tra l’altro questa è una strana stagione in cui le grandi tradizionali come il Real Madrid il Barcellona sembrano in crisi, per cui la Juventus potrebbe avere qualche possibilità in più per coronare il suo sogno. E se così fosse, nessun tifoso si lamenterebbe se Pirlo non vincesse lo scudetto.

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