Pirlo ribalta la Juve anche ora che funziona: sensibilità o follia?
Stefano Agresti
C’è un elemento che ha profondamente stupito nella Juve capace di battere l’Inter in Coppa Italia: la formazione. Credevamo, sbagliando, che Pirlo non si sarebbe più allontanato dalla squadra che gli aveva permesso di ripartire alla grande proprio dopo la sconfitta con i nerazzurri in campionato, il 17 gennaio. Quindi una difesa costruita su Cuadrado, Bonucci, Chiellini e Danilo e, soprattutto, un centrocampo più consistente rispetto a inizio stagione, formato da McKennie, Arthur e Bentancur più un esterno d’attacco, Chiesa (in aggiunta a due punte: Ronaldo più un altro a scelta tra Morata e Kulusevski, in attesa di Dybala). CONTINUA A LEGGERE SU ILBIANCONERO.COM