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    La Juve delude in Champions, Higuain e Dani Alves deludono la Juve

    La Juve delude in Champions, Higuain e Dani Alves deludono la Juve

    • Nicola Balice

    La serata perfetta, questa volta Gonzalo Higuain l'ha regalata ai tifosi del Napoli e a tutti gli anti-juventini in generale. Perché lo aspettavano tutti al varco, proprio stasera. E lui, di fatto, ha steccato. Non tanto giocando male, perché a guardarla bene, la prestazione di Higuain è stata anche a tratti positiva, votata ad aiutare la squadra nonostante qualche lettura sbagliata. Ha steccato perché non ha fatto gol, in una serata in cui la Juve non è riuscita ad andare oltre ad uno 0-0 che non può fare altro che avere il sapore della mezza sconfitta. Si diceva al termine della gara col Sassuolo che era solo l'inizio, come auspicio e come modo anche per predicare calma. Anche in questo caso, il fatto che in fondo ci si trovi solo all'inizio del cammino in Champions, rappresenta forse l'unico dato simile a una buona notizia. Ma quando tutti lo attendono al varco, è lì che Higuain dovrebbe e dovrà fare la differenza. Perché se i chili di troppo si perdono e dimenticano con i primi gol, quei 90 milioni andranno motivati e giustificati partita dopo partita. Quando la palla non vuole entrare in particolar modo. Ed ovviamente in Champions più che in campionato. Siamo solo all'inizio della Champions e Higuain il suo inizio lo ha steccato. Magari per una questione di centimetri, perché la traversa colpita nel secondo tempo trema ancora. Però la palla non è entrata, se non fa gol Higuain sembra solo un ottimo giocatore. Qualcosa che non può e non deve bastare. Né a Higuain né alla Juve. Soprattutto in Champions, con tutti che attendono al varco.

    DANIEL ALVES FLOP – Il Pipita ha steccato, ma non è l'unico. Daniel Alves, ad esempio, è uno di quei giocatori che sono arrivati alla corte di Allegri per portare non solo qualità ed esperienza, ma anche quel fattore intangibile da vincente assoluto che in Champions deve fare la differenza. Ma nella realtà Juve il brasiliano non si è ancora calato come avrebbe dovuto. Tanto fumo e poca sostanza, mai una giocata vincente, mai una situazione in cui sia riuscito a creare superiorità, un autentico passo indietro rispetto alle prime uscite in campionato. Ci si aspettava molto di più, anche e soprattutto da lui. Un solo lampo, quel cross pennellato per la testa di Higuain, poteva cambiare la serata e i giudizi: su di lui, sul Pipita, sulla Juve. Poi la traversa non ha permesso nessun cambio di copione, mentre Daniel Alves se la prendeva col terreno e con sé stesso per non esser riuscito a rendere indimenticabile la prima europea con la maglia bianconera. Nessun ricordo indelebile dunque, nemmeno alcun processo per una squadra che rimane principale candidata a vincere il girone di Champions e il sesto Scudetto. Ma solo una lezione da imparare a memoria in vista delle prossime partite, quelle calde davvero: per puntare davvero alla coppa con le grandi orecchie servirà ben altra Juve. Con un altro Higuain ed un altro Daniel Alves.  

    @NicolaBalice


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