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    Germania padrona anche in Under 19

    Germania padrona anche in Under 19

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    Come fu per la Spagna nel quadriennio 2008-2012, la Germania è tornata a dominare nel calcio a tutti i livelli. Le sue formazioni di club dominano da anni in Champions League, dopo anni di piazzamenti la nazionale di Loew è tornata sul tetto del mondo col successo in Brasile e anche a livello giovanile si raccolgono i frutti di una programmazione portata avanti negli anni. Col netto 4-0 nella semifinale contro l'Austria, la Germania Under 19 di Markus Sorg ha raggiunto la finale dell'Europeo di categoria contro il Portogallo, un traguardo che non veniva tagliato dal 2008, anno dell'unica vittoria nella manifestazione. Quello guidato dal tecnico che proprio un anno fa è succeduto all'ex milanista Ziege è un gruppo molto equilibrato, con un'idea di gioco ben precisa (il 4-2-3-1 è ormai un marchio di fabbrico) e tanti individualità di sicuro valore.

    DIFESA ROCCIOSA - Prerogativa del gioco tedesco è avere terzini che sappiano fare bene non solo la fase difensiva ma che partecipino anche alla manovra offensiva. Kevin Akpoguma, esterno classe '95 di proprietà dell'Hoffenheim, è stato votato nel 2013 come miglior giovane Under 18 con un premio molto quotato in Germania come la medaglia Fritz Walter. Giocatore dotato di uno strapotere fisico impressionante, non disdegna le galoppate nella metà campo avversaria, ma deve rifinire alcune lacune tattica. Se Marc-Oliver Kempf è il centrale difensivo più noto, avendo rifiutato in ben due occasioni il trasferimento alla Juventus per finire poi al Friburgo, Niklas Stark del Norimberga è la vera sorpresa del torneo. Nato centrocampista difensivo e già segnalato su queste pagine, Sorg lo ha reinventato come difensore centrale con licenza di impostare l'azione. La recente retrocessione in Zweite Liga del club bavarese lo rende un'occasione appetibile sul mercato, nonostante un contratto in essere fino al 2018.

    IL CERVELLO KIMMICH - Quanta qualità in mezzo al campo, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Spicca certamente il talento sopraffino e la regia ispirata di Joshua Kimmich, playmaker classico che fa girare la squadra dettando i tempi del gioco e con una grande abilità nel lancio lungo. Cresciuto nel settore giovanile dello Stoccarda, milita attualmente nel Lipsia (Serie B tedesca) e si libera nel giugno 2015. Prima di prendere parte al torneo, ha fatto in tempo a ben figurare contro il Paris Saint Germain di Ibrahimovic in un'amichevole vinta per 4-2 dai tedeschi. Il suo fedele compagno e Levin Oztunali, mediano del Bayer Leverkusen ma soprattutto nipote del grande centravanti Uwe Seeler, un monumento del calcio tedesco. 

    BOMBER SELKE - 11 gol segnati sin qui nella manifestazione, gli stessi del Portogallo, sono frutto non solo delle prodezze del capocannoniere Davie Selke (6 reti), bomber di proprietà del Werder Brema fisicamente molto possente e dal gol facile che ha dimostrato di saper lavorare benissimo anche per la squadra. La sua fortuna è di avere alle spalle due elementi di grandissimo valore come Marc Stendera, il classico trequartista dal baricentro basso che può disimpegnarsi sia in posizione centrale che da esterno, e Hany Mukhtar dell'Hertha Berlino. Il primo, ambidestro naturale, è stato lanciato in prima squadra da Armin Veh all'Eintracht Francoforte e la prossima può essere la stagione della definitiva esplosione, mentre il secondo è al centro di una complicata trattativa per rinnovare il contratto con la formazione berlinese, che vorrebbe girarlo in prestito al Lipsia per fare esperienza.

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