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La FIGC cambia le regole sui prestiti: tetto massimo per i club e durata di una sola stagione
In primo piano cambia la durata massima del prestito di un giocatore, che da adesso in poi sarà solamente di un anno. Ogni club, poi, non potrà superare un numero di otto operazioni temporanee in entrata e in uscita, mentre quelle tra le stesse società non potranno essere più di tre, indipendentemente dall’età dei calciatori coinvolti nelle varie operazioni.
C'è, però, da tenere in considerazione che le nuove norme non riguardano i calciatori di età inferiore ai 23 anni al 31 dicembre dell’anno di inizio della stagione sportiva.
Anche per quanto riguarda la risoluzione anticipata del prestito ci sono state delle modifiche, sulla base di alcune opzioni:
- Il calciatore può rientrare nella società cedente;
- La società cedente ha diritto al risarcimento danni, pari alla retribuzione dovuta per il periodo residuo del contratto originario. Le modifiche apportate dalla Figc rappresentano un tentativo di modernizzare il sistema dei trasferimenti nel calcio italiano, promuovendo una maggiore equità e una crescita sostenibile.
- L’introduzione di limiti ai prestiti e l’eccezione per i calciatori Under 23 sono misure volte a ridurre le interdipendenze tra le società e a valorizzare i settori giovanili.
- L’efficacia di queste nuove norme sarà verificata nel tempo, ma l’obiettivo dichiarato è quello di rendere il calcio italiano più competitivo e sostenibile