La Fifa non vuole più gli agenti 'Così si crea la giungla!'
L'abolizione della figura di agente di calciatore porterà alla totale liberalizzazione del settore, con l’abolizione degli albi nazionali dei procuratori: la Fifa prevede l’esistenza di una figura unica, definita genericamente intermediary (intermediario) che potrà essere scelta dal calciatore senza alcun vincolo di qualifica o, addirittura, di competenza. Calciomercato.com ha chiesto un parere all'agente FIFA, Lello Stancati.
Dove porterà questa decisione, secondo lei? Farà il bene del calciomercato?
Personalmente ritengo questa proposta della FIFA piuttosto sorprendente e priva di alcun risvolto positivo da apportare al settore. Ovviamente, allo stato attuale parliamo di una bozza, che sembra debba essere approvata la prossima estate 2011 dal Comitato Esecutivo, per cui ad oggi non c’è nulla di concreto. In un mondo già di gran lunga intasato e colmo di soggetti non qualificati che vi si muovono all’ interno, tuttavia, l’ approvazione di questa proposta, a mio avviso, darebbe il via ad una vera e propria “giungla” dove ognuno può fare tutto, senza la minima conoscenza di tutti i regolamenti e degli strumenti necessari a svolgere l’attività in maniera seria e professionale. Non credo, dunque, che questa vera e propria “deregulation” possa dare alcun miglioramento al calciomercato che, ripeto, è già pieno di tanti soggetti che vi si muovono senza la competenza necessaria. E mi preme aggiungere, che con l’ approvazione di questa riforma, si renderà ancor più delicata la posizione di giovani ragazzi con il sogno di diventare calciatori che saranno prede di chi prometterà loro sogni di gloria o ingaggi faraonici e che, senza una professionalità e competenza non potrà certo offrire loro un’ assistenza ed un supporto, umano e professionale, in un momento della loro vita molto delicato.
La Fifa riterrà responsabili calciatore e società nel caso di eventuali infrazioni: in questo modo si privilegia la singola transazione; un agente non potrà più dire "questo giocatore è un mio assistito". Ma per gli avvocati, che svolgono questa attività dando anche consulenze fiscali e altro ai calciatori?
Certamente, ma questo è un altro aspetto delicato della vicenda. Eliminando la figura dell’ Agente di Calciatori, poi ovviamente non ci sarà più responsabilità dello stesso, o della persona che svolge l’ attività di rappresentanza del calciatore. In questo caso, dunque, il calciatore o la società saranno responsabili in caso di infrazione, ma sono posti a mio avviso in una situazione di vulnerabilità, perché inevitabilmente il calciatore non è a conoscenza di tutte le leggi e regolamenti di condotta professionale ai quali è obbligato ad attenersi ciascun Agente attualmente, e quindi non potrà sapere se il soggetto che lo rappresenta stia operando legalmente o meno. Ovviamente essendo poi autorizzati tutti a svolgere tale attività, la potranno continuare a prestare avvocati, i quali godono certamente delle conoscenze tecniche richieste, ma la potranno prestare anche tutti gli altri soggetti, come chirurghi, autisti, cuochi, architetti, etc.. L’ accostamento, che può sembrare ironico, a mio avviso sottolinea come per ogni categoria di lavoratori ci sia bisogno della conoscenza approfondita delle regole e dei principi che alla base dello svolgimento della stessa.
Risalta agli occhi come, un intermediario, non possa prendere soldi fintanto che non mette la sua firma sul contratto del calciatore; si rischia di lavorare per nulla, no?
Certo è un rischio concreto che si verrebbe a creare, ma c’è un altro risvolto negativo inerente questa specifica situazione. Ogni soggetto che presterà l’ assistenza ad un calciatore, ripeto senza alcuna minima competenza tecnica (né del calciatore né della persona che lo rappresenta), che dunque vedrà come sua remunerazione la sottoscrizione del contratto di prestazione sportiva del giocatore che rappresenta, potrebbe essere tentato di abbassare quella soglia di serietà e professionalità alle quali, attualmente, obbligano ad attenersi gli Agenti di Calciatori, i regolamenti di condotta professionali e dell’ esercizio della professione impedendo dunque, a soggetti più “furbi”, di raggiungere l’ obiettivo (la sottoscrizione del contratto del calciatore rappresentato) a tutti i costi, e senza alcun minimo parametro al quale fare riferimento.
C'è chi dice che non cambierà niente a livello pratico, in quanto c'erano tanti abusivi già prima che lavoravano e sono sempre gli stessi a lavorare.
Certamente come in tutti i lavori, anche nel calcio e tra gli Agenti di Calciatori, si muovono diversi soggetti abusivamente. Ma ciò, purtroppo, succede in molti altri campi, come tra i dentisti, gli avvocati, etc… L’ autorizzazione a farlo, però, o meglio la rimozione della figura professionale di Agente di Calciatori, con tutti i codici etici e inerenti l’ attività da prestare, credo che porterà inevitabilmente un aumento di questo fenomento, e dunque maggiore confusione in tutto l’ambiente, dove poi saremo tutti allo stesso livello, ed autorizzati ad operare. Dunque ritengo che non è vero che non cambierà niente a livello pratico, ma che la situazione cambierà in peggio!
Cosa consiglierebbe ai giovani che vogliono intraprendere quest'attività?
Dato che come ho detto prima, ad oggi parliamo di una proposta, e dunque ancora niente di sicuro, personalmente consiglio alle nuove leve che vogliono intraprendere l’attività di studiare e di costruirsi una solida base di competenze di tutti i regolamenti necessari all’esercizio dell’ attività, come ritengo di aver fatto io e di continuare a farlo quotidianamente poiché la figura dell’ Agente di Calciatori è in costante aggiornamento, dal momento che sono convinto che il lavoro serio e la preparazione pagano sempre.
Certo è che, dovesse passare questa proposta, avere la licenza di procuratore sportivo diventerebbe tutto più semplice.
Beh, più che semplice, in un minuto chiunque può diventare “intermediary”, basta avvicinare un calciatore, o peggio ancora un ragazzo aspirante tale, e proporsi come professionista. Se dovesse passare, ripeto, non ci sarà più bisogno di nulla. Non serviranno più gli Albi professionali, le polizze assicurative di responsabilità professionale obbligatorie attualmente per ogni Agente, i contratti di mandato attualmente stilati dalla Federazione ai quali ciascun Agente deve attenersi, etc.. Inoltre, questa situazione ritengo che vada a danno anche dei giovani Agenti, o aspiranti tali, che andranno dunque a scontrarsi con colleghi che lavorano da anni nel settore e che godono certamente di più conoscenze e affidabilità, ponendosi quindi in posizione dominante in un confronto lavorativo.
I calciatori come si comporteranno secondo lei?
A mio avviso i calciatori saranno ancor di più posti in una situazione di confusione e vulnerabilità. Non avranno più gli strumenti necessari per verificare la serietà e l’ attendibilità di un Agente, insomma non sapranno più di chi potersi fidare. Infine, in questa situazione, mi preme ripeterlo, la parte che sarà più debole potrebbero essere i giovani ragazzi che sognano di diventare calciatori, che saranno preda di qualsivoglia cialtrone privo di competenze e professionalità, pronto ad illuderli promettendogli “la luna”, come si suol dire.
Come Agenti di Calciatori, come categoria di lavoratori, voi avete intenzione di fare qualcosa in merito a questa vicenda? Qual’ è la vostra posizione a riguardo?
Ovviamente io, e parlo a nome dei circa 40 colleghi che rappresento, professionisti che facciamo della serietà e dell’ etica professionale, oltre che mi permetto di aggiungere della competenza tecnica, gli ingredienti fondamentali del nostro lavoro, siamo in totale disaccordo con questa proposta per i motivi sopra elencati. A riguardo, dunque, abbiamo intenzione di chiedere alla FIGC, ed in particolare alla Commissione Agenti di Calciatori, un incontro dove poter discutere di questa situazione e dove poter capire in tempi ragionevolmente brevi ed in maniera trasparente quale sarà il nostro futuro che stiamo costruendo con impegno e professionalità poichè il lavoro di Agente di Calciatore, contrariamente a quanto spesso si possa pensare, non è un lavoro caratterizzato da guadagni facili e rapidi, ma dalla dedizione e dalla passione che quotidianamente mettiamo nel nostro lavoro e che non abbiamo intenzione di vedere vanificati.