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    La confessione di Morata: "Ho pensato di mollare. Ora ho uno psicologo e uno psichiatra"

    La confessione di Morata: "Ho pensato di mollare. Ora ho uno psicologo e uno psichiatra"

    • Redazione CM
    Alvaro Morata guida la Spagna da capitano a Euro 2024 e accende il mercato, può lasciare l'Atletico Madrid in estate e diversi club lo seguono, anche in Italia dove ha già vissuto due esperienze differenti alla Juventus.

    Un bel momento, ma l'attaccante classe 1992 ne ha vissuti anche di estremamente difficili che lo hanno portato anche sull'orlo di una decisione forte: "Ho pensato di mollare".

    LA CONFESSIONE DI MORATA - Morata ha parlato di questi momenti complicati in un'intervista rilasciata a El Chiringuito. L'ex punta di Real Madrid, Juve e Chelsea ha spiegato di essere riuscito a superare il tutto solo grazie all'aiuto della famiglia e di alcuni specialisti. Ne è uscito e ora lo racconta: "Lo insegno ai miei figli".

    "VOLEVO MOLLARE" - Morata parla a cuore aperto: "Ho toccato il fondo e ho pensato un bel pò di volte di gettare la spugna, ma alla fine non è mai successo. L'insegnamento migliore che posso dare ai miei figli è che anche quando sei nella mer**, puoi riuscire a tirare fuori la testa. Io l'ho sempre fatto e ne sono orgoglioso. Pochissime persone mi conoscono veramente. E molte persone che ho incontrato nel corso della mia vita, hanno cambiato opinione su di me quando mi hanno incontrato".

    LA RICHIESTA D'AIUTO - Morata ha potuto contare sull'aiuto importante della moglie, Alice Campello, ma anche di alcuni specialisti: "Oggi ho il mio psicologo, il mio psichiatra e un allenatore. Mi hanno aiutato molto. Loro e mia moglie sono il filo che mi sostiene nei momenti delicati e sono loro che ti valorizzano e ti fanno vedere te stesso con occhi diversi... Quello che mangiamo lo buttiamo via, ma quello che ti entra in testa non esce".

    LE CRITICHE IN SPAGNA - L'attaccante della Spagna si concentra poi sulle tante critiche che ha spesso ricevuto in patria: "Le differenze di trattamento che ricevo quando sono in Spagna o altrove? Non voglio dilungarmi troppo sull'argomento, altrimenti sembra che mi lamenti sempre. Ma è una questione di mancanza di rispetto. Il rispetto è tutto e non sto parlando del fatto che la gente mi ami o meno. Ho vissuto molti episodi brutti, anche con la mia famiglia per strada, quando eravamo a fare la spesa o quando portavo i miei figli all'allenamento".

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