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La confessione di Morata: "Ho pensato di mollare. Ora ho uno psicologo e uno psichiatra"
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Un bel momento, ma l'attaccante classe 1992 ne ha vissuti anche di estremamente difficili che lo hanno portato anche sull'orlo di una decisione forte: "Ho pensato di mollare".
LA CONFESSIONE DI MORATA - Morata ha parlato di questi momenti complicati in un'intervista rilasciata a El Chiringuito. L'ex punta di Real Madrid, Juve e Chelsea ha spiegato di essere riuscito a superare il tutto solo grazie all'aiuto della famiglia e di alcuni specialisti. Ne è uscito e ora lo racconta: "Lo insegno ai miei figli".
"VOLEVO MOLLARE" - Morata parla a cuore aperto: "Ho toccato il fondo e ho pensato un bel pò di volte di gettare la spugna, ma alla fine non è mai successo. L'insegnamento migliore che posso dare ai miei figli è che anche quando sei nella mer**, puoi riuscire a tirare fuori la testa. Io l'ho sempre fatto e ne sono orgoglioso. Pochissime persone mi conoscono veramente. E molte persone che ho incontrato nel corso della mia vita, hanno cambiato opinione su di me quando mi hanno incontrato".
LA RICHIESTA D'AIUTO - Morata ha potuto contare sull'aiuto importante della moglie, Alice Campello, ma anche di alcuni specialisti: "Oggi ho il mio psicologo, il mio psichiatra e un allenatore. Mi hanno aiutato molto. Loro e mia moglie sono il filo che mi sostiene nei momenti delicati e sono loro che ti valorizzano e ti fanno vedere te stesso con occhi diversi... Quello che mangiamo lo buttiamo via, ma quello che ti entra in testa non esce".
LE CRITICHE IN SPAGNA - L'attaccante della Spagna si concentra poi sulle tante critiche che ha spesso ricevuto in patria: "Le differenze di trattamento che ricevo quando sono in Spagna o altrove? Non voglio dilungarmi troppo sull'argomento, altrimenti sembra che mi lamenti sempre. Ma è una questione di mancanza di rispetto. Il rispetto è tutto e non sto parlando del fatto che la gente mi ami o meno. Ho vissuto molti episodi brutti, anche con la mia famiglia per strada, quando eravamo a fare la spesa o quando portavo i miei figli all'allenamento".