La buonanotte di Bernardini: una bimba di nome Amira e la Juve del Trap
Amira aveva le treccine. Proprio come la bambola che le scoppiò tra le mani. Videro quello scempio due degli inviati italiani. Lavoravano per “La Stampa” e per “La Gazzetta del Popolo”. Il primo, più anziano, non era nuovo a certi film dell’orrore. Il secondo, da poco professionista, una volta tornato in sede a Torino presentò le dimissioni e accettò l’offerta di Ormezzano, direttore di “Tuttosport”. Dall’anno successivo cominciò la lunga avventura tra lui e la Juventus di Trapattoni. E’ una storia vera. La racconto quando mi chiedono come si fa a diventare giornalisti sportivi. Si fa anche così. Buonanotte e fate sogni colorati.
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