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La buonanotte di Bernardini: Minchia signor Faletti, quanto ci manca la tua voce
"Forse possiamo cambiarla ma è l’unica che c’è
questa vita di stracci, di sorrisi e di mezze parole
tutti vestiti di vento a inseguirci nel sole
tutti aggrappati a un filo e non sappiamo dove
Minchia signor tenente
che siamo usciti dalla centrale
e in costante contatto radio abbiamo preso la provinciale
Minchia signor tenente
faceva un caldo che si bruciava, c’era l’asfalto che tremolava
e che sbiadiva tutto lo sfondo
Ed è così che tutti sudati abbiamo saputo di quel fattaccio Di ragazzi morti ammazzati gettati in aria come uno straccio
Minchia signor tenente
siamo qui con queste divise che tante volte ci vanno strette
e siamo stanchi di sopportare quel che succede in questo Paese
dove ci tocca farci ammazzare per poco più di un milione al mese
la voce in radio ci fa tremare che di coraggio ne abbiamo tanto
ma qui diventa sempre più dura quando ci tocca di fare i conti
con il coraggio della paura
se poi c’è una chiamata urgente si prende su e ci si va lo stesso
e scusi tanto se non è niente Minchia signor tenente".
Grazie Giorgio Faletti! Da cinque anni ci manchi tanto. Tu, la tua voce e il tuo sorriso.
Buonanotte e fate sogni colorati.
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