La armi di Sarri per far male al Real
Ma poiché non si sa mai, dovesse Zidane ripresentare il 3-5-2 dal primo minuto oppure in corso d’opera, ecco un esempio di come l’Osasuna ha saputo far male al Real Madrid. L’azione del gol.
In una zona di campo assolutamente sicura, i galattici perdono palla per un banalissimo errore tecnico. Unica soluzione vicina e in avanti, Isco detta il passaggio a Danilo, che lo serve con una lieve imprecisione sulla corsa. Fuentes legge tutto e va in anticipo, innescando il contropiede. Adesso immaginate Mertens al posto di Sergio Leon. La linea dei tre difensori è troppo aperta per coprire bene la profondità. Se poi Ramos per pigrizia tenta il fuorigioco, di là c’è la porta.
Qui sotto trovate invece una transizione pericolosa effettuata dal Malaga, il 21 gennaio, sempre contro il Real. Riporto quest’altro esempio per mostrarvi una situazione analoga, però sul lato opposto. Particolare non da poco, i merengues stanno giocando col 4-3-3.
Marcelo conduce, appoggia a Ronaldo e si inserisce internamente. CR7, pressato, sfida l’aggressività del terzino pur essendo rimasto senza copertura. Un azzardo, tentato dal campione in un periodo di forma non proprio eccellente. Il risultato è lo stesso: un contropiede da infarto. E se Zidane avesse spostato Ronaldo al centro dell’ attacco anche per cose di questo tipo? Della serie così in questo periodo si rischia meno e tu ti diverti di più? Vedremo dove giocherà stasera.
Passiamo a un altro match giocato dopo il 22 novembre, data in cui -ricordo- Bale s’infortunò. E’ il classico Barcellona-Real Madrid del 3 dicembre. La gara contro i catalani è doppiamente funzionale al nostro scopo perché il Barcellona, oltre a utilizzare il 4-3-3 come il Napoli, spesso esprime movimenti simili a quelli della squadra di Sarri. Ecco come Insigne potrebbe essere pescato tra le linee da Diawara. Proprio come Busquets, vertice basso del centrocampo blaugrana, spezza in questo caso la mediana madrilena e trova il corridoio per Neymar che si accentra. Ricevuta palla lì, si può fare del male. Tanto male.
La variante è un giochino che coinvolge la mezzala (lato forte), e che Hamsik e Zielinski, ad esempio, fanno ormai da dio, grazie alla complicità del regista. Lo spazio ricercato è il medesimo, cambia il protagonista, in quanto non è più l’esterno alto ad accentrarsi, bensì, appunto, l’interno di centrocampo. Altro dettaglio non secondario, la palla parte da un centrale che è salito in conduzione. Alla mezzala che si sposta (Gomes), qui sotto Mascherano trasmette il pallone indirettamente, cioè servendosi del tocco di prima, ovvero della sponda di Busquets. Della serie: a volte basta solo spostare il pallone, perché un altro la passi, dove noi volevamo che arrivasse. Sono tutte associazioni che il Napoli di Sarri fa accadere a una velocità straordinaria, queste. Una velocità che potrebbe mettere in crisi il Real campione in carica? “El Real Madrid siempre será favorito en Champions”, risponderebbe Zidane.