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L'ultima gaffe di Lotito: 'Tavecchio in Togo ha adottato dei cosi'. Cioè bambini
“Cosi”, proprio così. Per intendere, si suppone, dei bambini stranieri. Tanto che Giulia Innocenzi, che lo interrogava durante Announo su La7, l’altra sera in una puntata tutta dedicata agli incidenti a Tor Sapienza a Roma tra abitanti del quartiere e immigrati, sul momento lascia correre ma un istante dopo, forse avvertita da qualcuno, lo interrompe e chiede spiegazioni facendo anche il segno con la mano sull’orecchio come per acuire l’udito («Cosa? Ha adottato...”?»).
Lotito quasi sorpreso che la conduttrice abbia dei dubbi su ciò che veramente ha detto, corregge: «Tre bambini ho detto, tre bambini ». La Innocenzi ridendo fa finta di credergli. «Ah, avevo capito dei “cosi”» e ridendo ancora di più, per scoperchiare per sempre quello che tutti nello studio e davanti alla tv hanno sentito, interviene anche Vauro: «Avevo capito che aveva adottato dei “cosi”, chissà che sono? Ah tre bambini? Quindi cosini... ».
Applausi, sorrisetti, attimi di gelo. Il momento giusto perché il presidente laziale provi a uscirne (malissimo) così: «C’è pure un problema di udito, ecco qual è il problema, ogni tanto tocca rivolgersi a Maico».
Ascoltare e riavvolgere, lo stanno facendo tutti sul web. La verità delle parole non cambia. Non basta al patron biancoceleste, nonché consigliere federale con delega alle riforme, fare il filosofo: cita Socrate in greco (“conosci te stesso”), poi per descrivere un Paese depresso si richiama alla dicotomia tra fenomeno e “noumeno”.
Lo studio rumoreggia, Lotito non si demoralizza: «Del resto ormai si va a scuola solo per prendere il titolo di studio ». Un ragazzo in studio dice che in genere chi si siede dove siede Lotito in trasmissione è uno “stronzo”, quello coglie la palla al balzo: «Guarda che parli con uno di quegli stronzi che dà lavoro a ottomila persone, e che viene dall’università della strada». Dove, evidentemente, i bambini sono cosi.
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